«POTENZA NON È A MISURA D’UOMO»
L’ira degli alleati di Guarente che sbottano: «Non può non essere una tematica prioritaria»
Il capoluogo non rispecchia i canoni di una «città prettamente a misura d’uomo» poiché in alcune aree e per alcune strutture insistono ancora le barriere architettoniche che impediscono a chi è su sedia a rotelle di muoversi agevolmente. Stessa cosa dicasi per i ciechi o gli ipovedenti, per cui è giunto il momento di pensare seriamente ad un abbattimento delle barriere architettoniche dai palazzi di proprietà comunale e dalle aree urbane. Nella giornata internazionale delle persone con disabilità i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia e IDeA hanno tenuto una conferenza in cui sono stati illustrati i punti critici dell’accessibilità cittadina per cui l’amministrazione comunale possa impegnarsi a rendere il capoluogo fruibile non solo dal punto di vista dell’accessibilità fisica, ma anche da quella sensoriale e cognitiva adeguandosi alle altre realtà territoriali della penisola.
Illustrato il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche con cui si prevede il censimento degli edifici e degli spazi pubblici comunali che ancora risultano inaccessibili e si dovrà adeguare, là dove non sia stato ancora fatto, anche il sistema di trasporto pubblico su gomma non sempre dotato di pedane per l’accesso delle carrozzelle. La finalità del Peba è quella di favorire quindi l’integrazione sociale, la sicurezza, la qualità della vita e soprattutto la mobilità nel Capoluogo di regione. Sui disagi riscontrati dagli ipovedenti e dai ciechi, nel capoluogo si valuta la possibilità di realizzare itinerari guidati con elementi ben riconoscibili e distanziati tra loro che trasmettono un messaggio specifico con codificazione e con percorsi guida e piste tattili.
Tutti gli interventi che verranno programmati dal Pebadovranno essere progettati e realizzati con un approccio di “Design for All” per consentire ad ogni cittadinola piena fruizione degli spazi indipendentemente dalle proprie disabilità. Il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche individua tre gradi di criticità: livello 0 per l’assenza di criticità, livello 1 per criticità comuni ma non diffuse e livello 2 con criticità diffuse che prevedono interventi di adeguamento da programmare nell’immediato.
Per il capogruppo di Fratelli d’Italia, Carmen Galgano, eliminare le barriere architettoniche «è fondamentale in una città capoluogo in cui fino ad oggi le amministrazioni che si sono succedute non hanno mai considerato tale tematica come prioritaria». C’è dunque la necessità di realizzare «un piano che permetta a tutti i cittadini di essere inclusi senza far pesare le loro diversità e che possano circolare liberamente ed autonomamente in città senza dover trovare ostacoli di nessun genere ». Per il capogruppo di IDeA, Giuseppe Di Giuseppe vanno eliminate le barriere architettoniche «che purtroppo sono presenti anche in comune, dove scale e ringhiere non consentono una fruibilità totale e uguale per tutti i cittadini ». Il tema della disabilità va visto in forma inclusiva e non esclusiva perché «una città al passo con i tempi e con l’evoluzione della società deve garantire la vivibilità a chiunque»