I PROBLEMI PERSONALI DI ESPOSITO GIÀ FINITI
L’ex Dg, indagato a Potenza sulla gestione Sanità durante il Covid, ritorna in pista in Calabria
SPERANZA NON L’AVEVA NOMINATO SUB COMMISSIARIO PER UNA INDISPONIBILITÀ MOMENTANEA. IL MINISTRO PREMIERÀ IL DIRIGENTE SOTT’INCHIESTA?
Prima disponibile, poi non più per presunti motivi personali e adesso nuovamente a un passo dalla nomina in Calabria di sub commissario alla Sanità. Viaggia sotto il vessillo di Forza Italia, di regione in regione, la carriera professionale dell’ex Direttore generale del Dipartimento regionale Sanità, in Basilicata, Ernesto Esposito. Al governatore calabrese, Roberto Occhiuto, che della Sanità è il Commissario ad acta, più che dai spaventosi disavanzi, sembra preso dal gioco degli annunci sulla seconda nomina attesa dal Consiglio dei Ministri. Nella struttura commissariale, dopo la nomina, come annunciato dallo stesso Occhiuto, del colonnello dei Carabinieri, Maurizio Bortoletti, quale sub Commissario, c’è ancora un posto.
Nuovamente, dall’altro lato del Pollino, giungono indiscrezioni sul fatto che tra Occhiuto e l’indagato dalla Procura di Potenza, Ernesto Esposito, le interlocuzioni, in realtà, non si sarebbero mai interrotte. Neanche dopo il fallimento dell’ufficialità della nomina dell’ex Dg lucano, che in Basilicata ha concluso anticipatamente il mandato, poichè il Consiglio dei Ministri del 18 ottobre, il conferimento dell’incarico calabrese in favore del campano classe ‘62, non lo ratificò.
Avrà pensato, Occhiuto, che sarabbe bastato, per far andare in porto l’operazione politica, lasciare che trascorresse del tempo, poco, per tornare all’attacco col “soldato” Esposito. L’automatismo, un governatore di centrodestra lo caccia, Bardi, un altro, sempre di centrodestra, lo “ripesca”, per Esposito al momento è tutt’altro che scontato. Scelto dal presidente Bardi «in ragione dell’incarico di Direttore generale di Commissario straordinario presso Aziende sanitarie della Regione Campania, nonché per i molteplici incarichi dirigenziali ricoperti sempre presso le Aziende sanitarie della Regione Campania», Esposito, in realtà, in coppia con l’assessore regionale Rocco Leone non ha mai brillato tanto a livello progettuale, clamoroso il caso della riforma sanitaria, quanto operativo- gestionale.
Per questo versante, più vicende, a partire da quella dell’approvvigionamento dei vaccini antinfluenzali, hanno varcato i confini regionali per imporsi all’attenzione delle cronache nazionali. Intanto, quale che sia il futuro dell’ex Dg Esposito, in Basilicata, per quanto riguarda la Sanità, ancora tanti gli interrogativi, dai tamponi “vip” agli svizzeri della Kpmg in Regione, inevasi.
Il tempo passa, Occhiuto ci riproverà col ministro Speranza, ma le risposte alle domande lucane non arrivano. Il colonello Bortoletti, nei precedenti incarichi ha dimostrato di conoscere bene la materia dei disavanzi da ripianare. Nonostante il livello qualitativo professionale, se queste sono le premesse di Occhiuto, sarà chiamato a fare per 3 da solo. Ancora presto per giudicare Occhiuto, ma il governatore calabrese, in stile Forza Italia, sembre più propenso agli slogan che ad altro. Col “fantasma” Esposito, poi, il prosieguo sembra proprio prevedibile.
“Fantasma” perchè in Basilicata, cosa abbia concretamente fatto Esposito, a parte l’opporre su ogni tematica quella monoespressione priva di espressività, con sguardo quasi assente, è un enigma. La Sanità calabrese è malata e Occhiuto insiste col proporre il medico di Forza Italia.