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DG, ASP: GIOVEDÌ INIZIANO I COLLOQUI

Fuga dalla Basilicata, Quinto (Asm) va in Puglia. Qui s’aprono le porte ai campani: arriva Minicucci?

 


Riprende, dopo l’immancabile rettifica sull’atto di nomina, l’iter procedurale che porterà l’incaricata Commissione di valutazione a stilare la rosa dei nomi tra i quali il presidente della Regione, Vito Bardi, dovrà, poi, scegliere il prossimo Direttore generale dell’Azienda sanitaria locale di Potenza. Prima della rosa, la Commissione deve effettuare, per titoli e colloquio, la valutazione dei candidati. Proprio per questo, la Commissione ha comunicato agli aspiranti Dg Asp, la convocazione all’“esame” orale fissato per questo giovedì, 9 dicembre.

Da quanto Cronache lucane ha potuto apprendere, complessivamente gli aspiranti Direttori generali dell’Asp che hanno risposto al Bando della Regione, sarebbero di poco oltre la doppia decina: 24. I lucani, soltanto 3. Tra i 24, c’è chi godrà, a differenza degli omologhi regionali, del “regalo” di Bardi: l’aumento dello stipendio. In “pole” sempre la dottoressa, di origini molisane, Anna Maria Minicucci, già direttrice sanitaria del presidio Asl Napoli, nonchè già direttrice generale del “Santobono-Pausillipon”, sempre di Napoli.

Anche se ignote le ragioni, Minicucci è da tempo destinata ad un incarico apicale in Basilicata. Il piano A, è fallito. Inserita nella rosa dei 7 “papabili” Dg dell’Asm, come noto, è stata poi scelta Sabrina Pulvirenti. “Fortunatamente” per lei, l’attuale Dg Bochicchio, avendo firmato il contratto triennale nel gennaio del 2019, terminerà il mandato tra 1 mese. Più libero sull’Asp, all’Asm l’incarico di Pulvirenti è stato in prosecuzione di quello di Commissario, Bardi non dovrebbe incontrare ostacoli per piazzare Minicucci a questo giro.

A via Verrastro, mormorano però di un piano C: l’Irccs Crob di Rionero. Nominato nel 2020, per il Dg di Martino, sarebbe scattata l’operazione “valigie”. Il rendimento degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, viene misurato dal ministero della Salute sulla base di una serie di indicatori di performance.

Questo il campo di caccia, per trovare il cavillo. Si vocifera, per esempio, che l’Irccs Crob, non stia rendendo in maniera soddisfacente, in relazione all’impact factor, ovvero, in estrema sintesi, al numero di pubblicazioni e alla loro importanza scientifica. Per quanto riguarda la nomina di un Dg di un’Azienda sanitaria, la prima parte del procedimento è tecnica, o meglio a valenza idoneativa, l’iscrizione al relativo Albo nazionale, mentre la seconda, invece, è, comunque nei limiti dato che i Direttori generali della Sanità non sono nominati in base a criteri «puramente fiduciari», è politica.

La politica, per certi nomi ha come delle fissazioni, quasi che non esistano alternative. Se per Bardi l’“ossessione” corrisponde al nome Minicucci, per Forza Italia, per esempio, corrisponde ad Ernesto Esposito. Di Azienda sanitaria in Azienda sanitaria, al gioco delle “poltrone”, si potrebbe dire che così come Bardi troverà l’incarico per Minicucci, lo stesso, di Regione in Regione, farà Forza Italia con Esposito.

Dalla Campania alla Basilicata, il partito è tornato, per l’indagato dalla Procura di Potenza in qualità di Dg al Dipartimento collegato all’assessorato di Rocco Leone, alla carica in Calabria. In Calabria, la Sanità è Commissariata da oltre 10 anni e il governatore Occhiuto, che è il Commissario ad acta, dopo aver una prima volta annunciato Esposito quale sub Commissario e dopo aver motivato il fallimento della nomina nel Consiglio dei ministri di novembre col mancato incarico per via dei presunti motivi personali dell’interessato, ha ora, come raccontano dall’altro lato del Pollino, ripreso il pressing sul ministro Speranza per mettere Esposito nella struttura commissariale e al fianco del colonnello dei Carabienieri, Bortoletti. Sanità, incarichi apicali e politica: inestricabile intreccio.



Dall’Asm alla corte di Emiliano: Quinto Commissario in Puglia

Non una scoperta l’interessamento del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per l’ex Direttore generale dell’Asm di Matera, Pietro Quinto. C’è, però, un aggiornamento decisivo: dopo i vari no detti ai tempi dell’ex governatore lucano, Marcello Pittella, Emiliano è ora riuscito a portare Quinto in Puglia. La Giunta regionale pugliese ha designato i Direttori generali e i Commissari delle aziende ed enti del Servizio sanitario regionale. Due le novità nell’organizzazione della Sanità regionale: l’istituzione di un’azienda “Zero” per accentrare le funzioni amministrative e le gare di appalto, della quale Giuseppe Pasqualone, già dg Asl Brindisi, è il commissario nominato e l’accorpamento dei dipartimenti di Prevenzione in un’unica azienda per la prevenzione: per questo incarico, designato quale Commissario, proprio Pietro Quinto.


 

Ferdinando Moliterni

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