DISCARICA, DAL TAR NIENTE SOSPENSIVA
Guardia Perticara, l’iter dell’ampliamento regge l’urto del ricorso da parte del Comune
Il Tar di Basilicata ritiene inammissibile il ricorso presentato dal Comune di Guardia Perticara, guidato dal sindaco Pasquale Montano, sulla vicenda del “Progetto di ampliamento della piattaforma di tratta-mento/recupero/ smaltimento di rifiuti speciali” della Semataf. Il sindaco Montano da tempo, nonostante dalla Regione l’assessore all’Ambiente avrebbe più volte invitato e anche incontrato lo stesso a dialogare sul progetto, svolge una prorpia battaglia contro l’ampliamento della discarica di località Matina. Il primo cittadino oltre a una battaglia di carte bollate si era addirittura rivolto, nei mesi scorsi, al famoso Tg satirico di canale 5 “Striscia la notizia”.
Il primo dicembre però la camera di Consiglio del Tar di Basilicata, presieduta da Fabio Donadono, si è espresso a favore della Regione Basilicata ritenendo che «il ricorso sia pianamente inammissibile per carenza di interesse, non costituendo l’atto avverso l’esito ultimo dell’iter in corso, bensì atto infraprocedimentale di per sé sprovvisto di autonoma lesività ».
Il Comune di Guardia Perticara si era infatti opposto alla concessione da parte della Regione della modifica dell’Aia (l’autorizzazione integrata ambientale) per l’approvazione del progetto di ampliamento. Per il Tar però «l’Aia unitamente alla D.G.R. n. 66 del 30 gennaio 2020 (che ha espresso il giudizio favorevole di compatibilità ambientale, relativamente al progetto in parola), hanno mero carattere di propedeuticità rispetto al provvedimento autorizzatorio unico regionale, Paur, che allo stato non risulta emanato».
Quindi per ora l’atto della Regione regge mentre la guerra del Comune ha una battuta di arresto non di poco conto. D’altronde va anche precisato che il progetto di ampliamento della discarica non è certo recente. La procedura era stata avviata nel 2017, quando l’assessore attuale Gianni Rosa non sedeva in Giunta e al suo insediamento ha ereditato lo strascico finale. Non solo. Durante la Conferenza dei Servizi il Comune di Guardia Perticara (il cui sindaco non era ancora Montano), come tutti i soggetti coinvolti, aveva dato parere favorevole circa la valutazione di compatibilità Ambientale che autorizza a svolgere quelle attività.
Al momento il Progetto di ampliamento rimane in piedi e al Comune di Guardia Perticara, oltre ad incassare una sentenza che ritiene inammissibile il ricorso, non resta che pagare le spese di lite in favore della Regione Basilicata e della Semataf s.r.l., «forfettariamente liquidando le stesse in millecinquecento euro cadauna».