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IL SENATORE MARGIOTTA FRENA GLI ENTUSIASMI DEI LETTIANI: «LA 1A LISTA È DI GRAN LUNGA QUELLA DELL’OMOGENEA AREA RIFORMISTA»

PD, le varie anime si contendono il primato dopo il voto del Congresso, ma il senatore avverte i “lettiani”: «Area riformista è di gran lunga prima»


In attesa dei dati ufficiali sugli iscritti del Partito democratico, che negli scorsi giorni ha eletto Raffaele La Regina dell’area Letta neo segretario dem regionale, le varie aree del partito provano a comprendere le percentuali ottenute in ogni singola parte del territorio. Percentuali fondamentali se si considera che in questo modo si potrà realmente comprendere quale è l’area più forte di riferimento in Basilicata.

Per capire come andranno le cose ci sarà da attendere i dati ufficiali, come dicevamo, ma nel frattempo i big del partito continuano la forza muscolare anche perchè le scelte che dovranno svolgersi nei prossimi mesi non saranno di poco conto. Certamente la prova fondamentale sarà data fra febbraio e marzo, quando verranno indetti i Congressi provinciali. Ma in attesa di questa importante sfida non è detto che lo schema rimanga quello attuale. Nel partito di movimento in questi giorni ce ne è fin troppo. Anche se l’assegnazione dei seggi all’interno dell’Assemblea è già decisa: 64 delegati eletti nelle 4 liste a favore di La Regina e 36 delegati della 5 liste a favore della sfidante Cervellino. I 100 dell’assemblea si riuniranno il prossimo 23 dicembre per dare forma alla direzione.

Nel frattempo però il tumulto delle varie aree per avere più “peso” in assemblea è tanto. Basti pensare che nell’area lucana vicina a Dario Franceschini, come abbiamo annunciato nella scorsa edizione, potrebbe confluire quanto prima anche “il battitore libero” Piero Lacorazza (che racchiude gli altri zingarettiani) che in questa competizione abbiamo già visto schierato in prima linea al fianco di Vito Santarsiero, franceschiniano convinto, nella composizione della lista “Basilicata 2030” che al momento si attesta intorno all’8%.

A loro va aggiunta la parte materana dei franceschiniani e cioè quella che fa capo a Chiurazzi che al momento conta più del 12%. Una “coalizione” che se messa insieme, come già si vede a livello nazionale, andrebbe a contare in Basilicata intorno al 20%. Ma più di tutti a contendersi il primato della rappresentatività sul territorio sono il capogruppo in Regione Roberto Cifarelli, l’onorevole dem Vito De Filippo e il senatore Salvatore Margiotta unitamente ai fratelli Marcello e Gianni Pittella. Sono le tre aree che al momento stanno aspettando con impazienza di conoscere i dati non solo regionali ma anche quelli provinciali. Se infatti con i parziali Cifarelli ha esultato attestando la sua lista “Dems” ad oltre il 21% con tanto di cinguettio social per ringraziare i sostenitori De Filippo e Margiotta non sono stati da meno. Infatti, è di ieri il Tweet del senatore Margiotta che ha provato a bloccare i facili entusiasmi di qualche componente dem: «Leggo di competizione per primato tra liste esplicitamente correntizie di “area Letta” lucana. Giochino poco appassionante: chi ha voglia di farlo non trascuri però che area omogenea riformista è di gran lunga prima, e doppia quasi singole correnti di “area Letta” ».

Il messaggio lanciato dal senatore che in questa competizione ha fatto sintesi con i fratelli Pittella è chiaro: se la loro unione con ben 5 liste ha portato a un 36,48 % di preferenze per la loro candidata Viviana Cervellino quello del loro sfidante La Regina con 4 liste (da dividere per 4 aree) ha portata al 63,52% delle preferenze. Il calcolo è presto fatto: se il 36% circa della Cervellino va diviso per due (solo tra Margiotta e i fratelli Pittella), il 64% circa di La Regina va diviso per 4 (Cifarelli, De Filippo, Chiurazzi e Santarsiero-Lacorazza). In questo modo ad ottenere la percentuale più alta sarebbe l’area di riferimento di Margiotta e i Pittella.

Ma ovviamente i nostri calcoli, certamente sono approssimativi, avrà una valenza decisiva non appena si conosceranno le varie suddivisioni per provincia. Solo allora si comprenderà quale big del partito è più incisivo su un territorio rispetto ad un altro. La logica delle preferenze in ogni caso avrà un certo spessore, come annunciato in apertura, ai Congressi Provinciali. Se nel Materano a poter imporre il suo candidato o la sua candidata potrebbe essere certamente il capogruppo in Regione Cifarelli nel Potentino la lotta appare più serrata.

La riconferma dell’uscente Maura Locantore, appoggiata fortemente dall’onorevole De Filippo, potrebbe non essere così scontata considerato che al momento i numeri non sembrano essere dalla sua parte. Infatti sia Santarsiero che Lacorazza difficilmente appoggerebbero la candidatura di Locantore avendole già fatto saltare il banco della sua candidature per la segreteria regionale. Un eventuale accordo delle aree Santarsiero-Lacorazza con Margiotta- Pittella, come si prospetta in questo momento, porterebbe una maggioranza in assemblea predominante. Ma fino all’uscita dei dati definitivi e alla prima riunione de del 23 dicembre in cui si chiuderà la prima tranche dell’assemblea regionale, queste rimangono solo supposizioni. Per il momento il primo dato della nuova era del Pd lucano è arrivato ieri.

Quando il neo segretario regionale Raffaele La Regina, con una lunga fila di esponenti dem, ha ricordato il compianto Antonio Luongo a sei anni dalla sua scomparsa, storico dirigente politico, già parlamentare e segretario regionale dem. Il saluto di tutti gli iscritti è stato racchiuso in pochissime parole: «Sulla tua strada»


 

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