L’OMAGGIO LUCANO ALLA REGISTA DEI “BASILISCHI”
Morta Lina Wertmuller, prima
regista candidata all’Oscar
La grande artista di origine lucana che aveva 93 anni si è spenta a Roma Il suo film d’esordio “ I basilisc i ” nel 1963 fu girato tra Basilicata e Puglia
Èmorta Lina Wertmuller. La grande regista che aveva 93 anni si è spenta a Roma. Aveva firmato film come Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto, Pasqualino settebellezze, Mimì metallurgico segnando la storia della commedia italiana. Era nata il 14 agosto 1928 a Roma, figlia di Federico Wertmüller, un avvocato originario di Palazzo San Gervasio (in provincia di Potenza) e proveniente da una famiglia aristocratica di remote origini svizzere, e di Maria Santamaria-Maurizio, romana. Era la zia dell’attore Massimo Wertmüller. Lina Wertmuller, al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braueich, era nata nella capitale ed era di origini aristocratiche ma soprattutto lucane e svizzere, sposata allo scenografo Enrico Job.
È stata la prima donna nella storia a essere candidata all’Oscar, nel 1977, come migliore regista (ma anche per il miglior film straniero e migliore sceneggiatura) per ’Pasqualino Settebellezze’. Solo nel 2020 le è stato assegnato il Premio Oscar alla Carriera. Aiuto di Federico Fellini, il primo film da regista è del 1963 I basilischi, girato tra la Basilicata e la Puglia, Vela d’argento al Festival di Locarn: due amici, uno studente svogliato e un ragioniere, e la loro esistenza monotona in un paesino di provincia che la fa subito notare, infatti vince un premio al festival di Locarno.
Dopo l’esordio inizia una lunga lista di film dai titoli lunghissimi e complicati e dalla presenza fissa di Giancarlo Giannini come protagonista con cui si instaura un sodalizio sempre vivo: Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972), Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…” (1973), Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974), il film dell’Oscar Pasqualino Settebellezze (1976), La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia (1978) e Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici (1978).
La sua è stata una vita ricca di incontri e amicizie che si riveleranno indispensabili e fondamentali per la sua carriera. Sui banchi di scuola conosce Flora Carabella che, qualche anno più tardi, diventerà moglie di Marcello Mastroianni (con lui e Sophia Loren girerà nel 1978 ’Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici’, pellicola che vanta il guinness dei primati come titolo più lungo nella storia del cinema).
Ancora adolescente la giovane Lina frequenta il mondo del cinema e del teatro, si iscrive all’Accademia Teatrale diretta da Pietro Sharoff, anima un teatro di burattini, collabora all’inizio con Guido Salvini, Giorgio De Lullo, Garinei e Giovannini, lavora in radio e televisione, firma la prima Canzonissima e il ’Giornalino di Gian Burrasca’ con Rita Pavone protagonista in abiti maschili. Occhiali bianchi, suo segno stilistico tanto dal dare il titolo a un documentario su di lei uscito nel 2015 (Dietro gli occhiali bianchi disponibile su ITsART), grande intelligenza e profonda ironia, Lina Wertmuller rimarrà nella storia della cultura italiana e nel mondo “per il suo provocatorio scardinare con coraggio le regole politiche e sociali attraverso la sua arma preferita: la cinepresa”.
Questa la motivazione che l’Academy ha dato per il suo Oscar alla carriera. La camera ardente per Lina Wertmuller sarà allestita in Campidoglio. La notizia è stata data dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri che in un tweet la ricorda come “una grande regista che ha realizzato film densi di ironia e intelligenza, la prima donna candidata all’Oscar per la miglior regia”.