POTENZA, CRISI UFFICIALMENTE APERTA
Fratelli d’Italia e Idea scaricano Guarente. In un messaggio della Galgano l’aut aut
LA CONSIGLIERA SENTITO IL SEGRETARIO GEMMATO: «RIEQUILIBRIO DELLE DELEGHE O VOTEREMO SENZA VINCOLO»
POTENZA. C’è aria di burrasca nella maggioranza di centrodestra che appoggia il sindaco di Potenza, Mario Guarente. Ancora una volta per il primo cittadino leghista le vigilie dei Consigli comunali appaiono piene di dubbi e incognite. Non certo sui temi da trattare, anche se pure su quelli ci sarebbe molto da dire, ma sulla possibilità di non trovarsi con una maggioranza compatta e pronta a sostenerlo. A lanciare dubbi sulla possibilità che tra i banchi del Consiglio comunale ci possa essere più di qualche assente è stato un messaggio inviato al sindaco Guarente.
Una sorta di monito dove veniva espressamente chiesto di dare seguito alle promesse effettuate nei diversi incontri con la coalizione sulle posizioni da riequilibrare nella maggioranza per evitare un assenteismo di massa. Il messaggio in questione è stato inviato dalla capogruppo di Fratelli d’Italia Carmen Galgano, che contattata dalla nostra redazione non appena appresa la notizia, ha confermato l’invio del messaggio ed ha ribadito come «gran parte della maggioranza si aspetta che dopo diversi incontri, dialoghi e promesse si applichi un riequilibrio e la modifica delle deleghe assessorili. Non solo Fratelli d’Italia ma anche altri gruppi della maggioranza avevano espressamente chiesto al sindaco anche la rimodulazione dell’agenda politica.
Ad oggi però nulla di tutto quello che abbiamo discusso con lui è stato fatto. Per questo gli abbiamo comunicato che finché non vedremo dei cambiamenti non parteciperemo ai Consigli comunali». Insomma, parte della maggioranza è pronta ad un atto dimostrativo pur di far recepire al sindaco le istanze che, a quanto pare, da tempo sono state consegnate e mai prese in considerazione non partecipando ai lavori dell’Assise. Già in alcune occasioni, ricordiamo, che sono stati diversi i momenti di tensione tra il primo cittadino e la sua maggioranza su argomenti importanti che hanno visto il sindaco avere i numeri solo grazie al gruppo politico del consigliere di opposizione Tramutoli che ha fatto da stampella . In ballo a quanto pare c’è anche la questione, non meno importante, delle deleghe in Giunta.
Da tempo al sindaco Guarente i partiti della maggioranza chiedono di rivedere l’assegnazione non solo delle deleghe ma di un perfetto riequilibrio dei partiti che dall’inizio della legislatura hanno anche subito dei nuovi assestamenti. Infatti, dopo le diverse uscite dalla Lega e l’approdo in Fratelli d’Italia la pattuglia dei meloniani è aumentata e richiede un nuovo posto in Giunta. Anche perché Guarente per formare il suo esecutivo ha applicato alla lettera il perfetto manuale Cencelli. Quindi se i partiti subiscono mutamenti anche la Giunta andrebbe adeguata.
La situazione per Guarente però non sembra essere facile, l’equilibrio tra i partiti è gia precario ora muovere delle pedine potrebbe portare perciò all’apertura di un vera e propria crisi. Concedere un assessorato in più a FdI, che al momento conta già Galella e Giuzio, vorrebbe dire anche “sminuire” l’importanza delle Legac he è il partito di appartenenza di Guarente che conta solo due rappresentanti, Guma e D’Ottavio. Guarente per accontentare FdI dovrebbe togliere una delega alle liste civiche che in questo modo perderebbero però qualsiasi rappresentatività nell’esecutivo. L’altro gruppo politico, oltre a Lega e FdI, ad avere due rappresentanti in Giunta è IDeA. Togliere però un assessorato a loro per concederlo a FdI vorrebbe dire aprire certamente la crisi, se si considera che il capogruppo Di Giuseppe da tempo è critico verso l’amministrazione Guarente ed è tra i primi a sostenere l’azione di forza preannunciato dai meloniani.
E così Guarente prova a prendere tempo in una situazione delicata e spinosa, provando a sostenere tra l’altro che il vice sindaco Vigilante anche se eletto nella Lista Civica è comunque espressione di FdI, essendo molto vicino all’assessore regionale Rosa. Posizione che però i meloniani del Consiglio comunale non condividerebbero spingendo ad ottenere il rimpasto di Giunta nel più breve tempo possibile. Il tempo stringe e la prima prova di forza potrebbe non tardare ad arrivare se Guarente non si appresta a da re risposte concrete agli alleati scontenti.