ANDRETTA DA CONTROLLATO A CONTROLLORE
Il cubo di Rubik di nomine, rinunce e contronomine porta l’Au di Aql in Asi
Continua il valzer, nel Comitato di Sorveglianza del Consorzio manco a dirlo pure un avvocato romano
Comitato di sorveglianza per la liquidazione del Consorzio Asi per lo sviluppo industriale della Provincia di Potenza: “papocchio” centrodestra, atto terzo. Mentre il liquidatore Giuseppe Fiengo fa i suoi affidamenti diretti con «urgenza », come quello della consulenza da 84mila euro annui alla commercialista Domenica Cristina Tripaldi, o l’altro da 40mila euro oltre le spese forfettarie in misura del 12,5% e il rimborso delle spese di trasferta fino a un massimo di 5mila euro, in favore dello studio “Cocconi & Cocconi” con sede a Roma e Venezia, il Comitato di sorveglianza a cui compete una generale funzione di controllo su tutte le operazioni della liquidazione, è un fantasma. La Giunta regionale, per la terza volta in pochi mesi, precisamente 5 a partire da luglio, ha nuovamente varato le nomine dei membri del Comitato.
La novità tecnica, la decisione di rideterminare il numero dei componenti nominati, scesi da 5 a 3. Mentre la novità sostanziale, l’inserimento previa riconferma, nel Comitato di sorveglianza, dell’Amministratore unico di Acquedotto lucano SpA, Alfonso Metello Andretta. Andretta dovrà controllare Fiengo, ma lo stesso Andretta, in pochi mesi di mandato, è stato eletto nel luglio scorso dall’Assemblea dei soci di Aql, ha dimostrato che lui stesso avrebbe bisogno di essere concretamente vigilato. Su tutte, limitando il caso degli esempi, la questione della mancata nomina del Dg e la maxi consulenza da 100mila euro per l’ingegnere Marco Fantozzi. Il liquidato Fiengo, nominato a maggio scorso dal centrodestra, a giugno invià alla Regione l’elenco dei creditori e delle pretese giudiziali.
NOMINE ESTIVE: ATTO PRIMO Per i professionisti esperti da inserire nel Comitato, la Regione ha chiesto, all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Potenza, l’indicazione di almeno 5 nominativi. Mentre per la rappresentanza dei creditori, ha perseguito il criterio generale del debitore sostanziale maggiormente significativo. A luglio, dalla Giunta regionale, la prima sfornata di nomine nel Comitato di sorveglianza per la liquidazione dell’Asi: come esperti, Luigi Vergari e la ragioniera Daniela Chieppa. Come creditori del Consorzio, invece, scelti Nicola Lanzetta, Amministratore delegato di Enel Energia Spa, Antonio Giuzio, Amministratore unico di Giuzio Ambiente Srl e Cristian Fabbri, Amministratore delegato di Hera Comm SpA. Ad agosto, però, sempre il centrodestra ha nominato proprio Vergari, Amministratore unico di Apibas che è la società pubblica nata dalle ceneri del Consorzio in liquidazione, nonchè liberata dal peso della milionaria mole debitoria dell’Asi. Ad ogni modo, prima Cristian Fabbri di Hera Comm Spa, «causa di impegni pregressi non compatibili con l’incarico», poi Vergari, stante l’accettazione dell’incarico di Au di Apibas, hanno comunicato la rinuncia all’incarico nel Comitato di sorveglianza. Così l’Organismo di vigilanza, nè insediato nè operativo.
VERGARI ALL’APIBAS, LA GIUNTA CI RIPROVA
Lo scorso ottobre, la Giunta ci ha riprovato. Confermati Chieppa, Lanzetta e Giuzio e sostituiti Vergari e Fabbri rispettivamente con Stefano Petracca, dell’Ordine degli Avvocati di Roma, e Andretta di Aql. Sennonchè, altre 2 rinunce: si sono tirati fuori sia l’Amministratore delegato di Enel Energia SpA, Nicola Lanzetta, che l’Au della Giuzio Ambiente Srl, Antonio Giuzio.
TRA NUOVE RINUNCE L’«URGENZA: ATTO TERZO
Col nuovo mese, dicembre, scoppiata, per la Giunta regionale, «l’urgenza », data l’importanza del Comitato di sorveglianza, di provvedere agli adempimenti che la normativa in materia di liquidazione coatta amministrativa pone in capo agli organi previsti della stessa. Dato che la “sopravvissuta” Chieppa, era stata scelta già a luglio, e come lei anche le new entry Petracca e Andretta, hanno confermato l’accettazione della nomina, rideterminato il numero dei componenti del Comitato, da 5 a 3, nominati loro. Da ricordare che ai componenti del Comitato di Sorveglianza spetta il compenso, a carico della liquidazione, di una indennità annua in prededuzione imputata alle spese di procedura, da calcolarsi sulla base dell’effettiva partecipazione alle riunioni del Comitato, determinata sulla base dell’attivo realizzato.
Per quanto nel «disciplinare » sui tempi e sulle modalità della procedura liquidatoria del Consorzio Asi, così come consegnato a Fiengo, il centrodestra regionale ha previsto che il liquidatore deve presentare al presidente della Regione Vito Bardi, entro s60 giorni successivi all’annualità di nomina, il rendiconto della gestione accompagnato dalla relazione sull’attività svolta, a breve lo stesso Fiengo già dovrà produrre “carte”. Se è vero, come è vero, al di là e sopra le disposizioni presidenziali, che il liquidatore alla fine di ogni semestre deve presentare all’autorità che vigila sulla liquidazione, una relazione sulla situazione patrimoniale della società e sull’andamento della gestione, accompagnata da un rapporto del Comitato di sorveglianza.