CURCIO E MONTEMURRO APPOGGIATI DA LOMUTI
Audizione in Commissione Ecomafie: il Procuratore insiste sulla Dia. Il Senatore annuncia il suo impegno
La Commissione parlamentare ecomafie che si occupa anche di attività illecite legate al ciclo dei rifiuti e ai correlati illeciti ambientali ha audito il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza Francesco Curcio ed il sostituto Procuratore Vincenzo Montemurro sulla vicenda dei rifiuti italiani illecitamente esportati in Tunisia. Da Curcio e Montemurro sono giunti chiarimenti anche in relazione all’attività di indagine relativa al presunto traffico di rifiuti che vedrebbe coinvolta la società “Sviluppo Risorse Ambientali (SRA)” di Polla responsabile di aver inviato rifiuti al porto di Sousse in Tunisia. Un caso internazionale che ha portato agli arresti diverse persone tra cui anche l’ex ministro dell’ambiente tunisino. Curcio, nel corso dell’audizione, ha ricordato come in Basilicata la ndrangheta e i gruppi mafiosi autoctoni si siano gradualmente infiltrati nelle amministrazioni locali fino a controllare gli appalti, anche quelli per la gestione dei rifiuti.
Il senatore Arnaldo Lomuti, capogruppo M5S della Commissione Ecomafie, ha richiesto al Procuratore Curcio informazioni sull’adeguatezza di mezzi e delle risorse a disposizione della magistratura e delle forze dell’ordine lucane e la risposta non è stata certamente positiva. La Basilicata paga lo scotto della sottovalutazione: in pochi, a tutti i livelli che contano, credono al fenomeno drammatico delle infiltrazioni mafiose in regione tanto che la criminalità organizzata non viene ritenuta capace di fare male e di fare danni. Per questo Curcio a gran voce è tornato a chiedere la costituzione di una sede Dia, cosa che il Procuratore Capo di Potenza chiede oramai da circa un anno senza però essere ascoltato. Ha perciò ribadito che il timore per il prossimo futuro è quello di infiltrazioni mafiose all’interno dei grandi poli industriali di Melfi ma anche del petrolio. Allo stesso modo, Curcio ha ribadito anche la necessità di ampliare i numeri di mezzi e uomini a disposizione del nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri che non è adeguato oggi a fronteggiare le varie necessità che la Basilicata impone anche paesaggisticamente. Per il Senatore Lomuti, le richieste della Procura potentina sono legittime e perciò è imprescindibile che la Commissione Ecomafie continui la sua importante attività di inchiesta e di approfondimento della difficile situazione lucana. Sulla DIA in Basilicata lo stesso Lomuti annuncia un suo personale impegno affinché questa richiesta possa trovare accoglimento. A tal proposito il Senatore pentastellato ha ricordato la petizione tra cittadini e istituzioni da sottoporre all’attenzione ed alla sensibilità della lucana Lamorgese in quanto il Ministro degli Interni conosce bene, evidentemente, la situazione della sua Basilicata.