BASILICATA, PESANTE ROSSO EMIGRAZIONE SANITÀ
Corte Conti, Procuratore Raeli: allarme su lucani costretti a curarsi altrove
«Purtroppo devo dire che permangono le criticità che la Corte dei Conti ha già evidenziato: criticità che questa Procura ha ben presente proprio perché sono criticità all’attenzione della Procura da diversi anni». A dirlo, il Procuratore regionale della Corte dei Conti di Basilicata, Vittorio Raeli, nell’intervista rilasciata a Cronache Lucane prima dell’ingresso in aula per l’udienza sul Giudizio di Parificazione dei Bilanci, 2019-2020, della Regione. Tra i riferimenti delle criticità, per esempio, il «settore del personale». «Abbiamo notato – ha spiegato il Procuratore regionale – che vi sono state nell’anno appena trascorso, un numero di nomine di dirigenti che possiamo definire fiduciario cioè senza che ci sia stato un concorso. Questa è una mortificazione del personale dirigenziale che non è stato interpellato».
SANITÀ Tra i problemi dei bilanci regionali, tristemente immancabile quello della «Sanità». Particolarmente attenzionato dalla Procura regionale il fenomeno «della emigrazione sanitaria». «In termini più tecnici – ha spiegato Raeli – si tratta della mobilità sanitaria interregionale cosiddetta passiva, cioè in pratica il saldo negativo dei ricoveri nelle altre regioni dei cittadini lucani. Il fenomeno è preoccupante e si attesta sull’ordine dei 55 milioni di euro nel 2019 e per il 2020, di 48 milioni di euro. Nel mio intervento, evidenzio anche come dietro questi dati contabili ci siano storie drammatiche di persone che si devono spostare fuori regione, sradicate dal proprio ambiente, con costi personali economici piuttosto pesanti. Soprattutto quando si tratta di malattie che durano diversi anni. Su questo fronte, ahimè non si sta facendo quello che si dovrebbe fare».
Sulle inchieste per la gestione lucana dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, il Procuratore regionale Raeli ha chiarito che «il lavoro sta andando avanti e aggiungo con molta fatica perché qui c’era un collega, il dottor Tarantelli, che è stato trasferito, su sua richiesta, ad un altro ufficio giudiziario». «Quindi – ha rimarcato Raeli – è una Procura falcidiata, ormai siamo ridotti, ma cercheremo le soluzioni organizzative per fare andare avanti le vertenze che meritano».
PNRR Come il Procuratore regionale ha sottolineato, collegato all’emergenza Covid-19 c’è, per il versante finanziario, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. «È mia intenzione – ha specificato Raeli – istituire un servizio di raccolta dati su tutte le misure di attuazione del Pnrr in Basilicata. Vorrei chiamarlo osservatorio senza velleità che purtroppo non mi posso permettere con un organico ridotto. Però intanto la concentrazione e l’esame di tutta la documentazione che sta uscendo man mano, parlo di circolari, di direttive, decreti ministeriali, ci aiuterà quantomeno a inquadrare la materia nell’ambito di ogni settore. È molto importante monitorare costantemente l’attuazione del Pnrr perché dall’attuazione del Pnrr dipendono le sorti delle nostre comunità e di quella lucana tra tutte le altre regionali».
Un ultimo accenno, il Procuratore regionale lo ha dedicato al Bando pubblicato quest’anno, il 10 dicembre scorso sulla Gazzetta ufficiale, dalla Corte dei Conti. «Per chi fosse interessato – ha concluso Raeli -, è rivolto ai giovani laureati. Parliamo di un massimo di 30 anni per fare domanda e il termine è di 60 giorni, quindi scadrà a febbraio. Sarà un tirocinio retribuito. È molto importante perché consente ai più giovani di avvicinarsi all’attività dei vari uffici giudiziari della Corte dei Conti. Io come Procuratore regionale, su richiesta dell’amministrazione, mi sono auto indicato come tutor perché vorrei veramente trasmettere ai più giovani quello che io ho imparato attraverso l’esperienza dei più anziani».