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PARTENZA IN SALITA

Il teatro di Corrado e Camilla Tedeschi a Lavello

Lezioni di guida, lezioni di vita. Corre sul filo dell’equilibrio freno frizione acceleratore la commedia “Partenza in salita” scritta da Gianni Clementi e portata in scena al San Mauro di Lavello lunedì 20 dicembre da Camilla e Corrado Tedeschi per l’ultimo spettacolo in cartellone nel 2021 della stagione teatrale di Lavello.

Per la prima volta sul palcoscenico come attori, padre e figlia ricalcano sulle magiche tavole del teatro un burrascoso rapporto genitoriale fatto di responsabilità paterne, liberamente interpretate, facili autoassoluzioni, teneri ricordi d’infanzia, dal lato paterno, e sindrome d’abbandono, furenti recriminazioni e contorte ricerche d’attenzione dal lato della figlia che sfrutta le lezioni di guida per costruire o ricostruire un rapporto fragile e delicato con un padre piuttosto assente.

Per chi conosce il passato artistico di Corrado Tedeschi è quasi inevitabile pensare che ci sia qualcosa di autobiografico nella vicenda di un padre che, spesso fuori per tournée, non abbia potuto garantire la presenza e le attenzioni che una figlia avrebbe desiderato. E non è escluso che questo sia l’unico spunto tratto dalla vita reale degli interpreti, come suggerito proprio da loro, con il garbo e la riservatezza che hanno mostrato sia a sipario aperto che a ribalta conclusa.

Dal ruolo di maestro di guida a imputato in una sorta di processo al padre, Corrado e Camilla si trovano impegnati entrambi a superare le proprie paure, o meglio “timori”, termine che, come correttamente indicato dal protagonista, ha una sfumatura semantica più corretta per approcciarsi con consapevolezza a responsabilità vecchie e nuove. La “P” di principiante che campeggia su di loro è la lettera scarlatta che impone a entrambi di cimentarsi in un compito oneroso, dal quale, ciascuno per il proprio, tende a sfuggire come può, ottenendo per converso il risultato opposto, ovvero l’impossibilità a sottrarvisi.

Degno di nota è la particolare attenzione per il linguaggio che, pur usando i registri opportuni dello slang giovanile e delle citazioni auliche teatrali, cura i dettagli, dosa i toni e gioca con i vocaboli rivelando già in questa diversità lessicale uno dei primi ostacoli al dialogo intergenerazionale e alla comprensione nel rapporto tra genitori e figli. Quello stesso che, abiurato a parole, è poi dolcemente raccontato dalle canzoni che, come un flashback solo sonoro, lo rilevano in tutta la sua delicatezza. Il rapporto genitoriale, quello raccontato nella commedia e quello reale dei due interpreti, è il vero protagonista di questa commedia che avvisa tutti i genitori che, lo sanno bene, con i figli, è sempre una partenza in salita fatta di equilibri e di frizioni non solo meccaniche.

E restando in tema di difficoltà, il pubblico del San Mauro ha gradito particolarmente il plauso che dal palcoscenico è giunto alla platea che, pur nella complessità del momento, garantisce la sua presenza e sostiene il teatro già tanto provato dall’emergenza in corso. Un appaluso reciproco, che viene inoltrato per competenza alla direzione artistica di Vidio Carbone e Francesco Cicolella per il loro impegno e per aver creduto nel teatro come leva per la ripartenza. Appuntamento al 21 gennaio per il prossimo spettacolo!

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