È SEMPRE GRADITO IL MESSAGGIO DI AUGURI DI DAVID SASSOLI
“Auguri a noi, auguri alla nostra speranza”
Parlamento Ue: auguri di buon Natale dal presidente David Sassoli
“La speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno”
“In questo anno abbiamo ascoltato il silenzio del pianeta, abbiamo avuto paura ma abbiamo reagito, costruendo una nuova solidarietà, perché nessuno è al sicuro da solo”
Comincia così un videomessaggio del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, inviato via Twitter in occasione del Natale
https://twitter.com/ep_president/status/1473955791962996736?s=21
“Abbiamo visto nuovi muri e i nostri confini in alcuni casi sono diventati confini tra morale e immorale, tra umanità e disumanità. Muri eretti contro persone che chiedono riparo dal freddo, dalla fame, dalla guerra, dalla povertà”
Sassoli aggiunge: “abbiamo lottato accanto a chi chiede più democrazia, più libertà, accanto alle donne che chiedono diritti e tutele. A chi chiede di proteggere il proprio pensiero. Accanto a coloro che continuano a chiedere un’informazione libera e indipendente”
“Abbiamo finalmente realizzato, dopo anni di crudele rigorismo, che la disuguaglianza non è né accettabile né tollerabile, che vivere nella precarietà non è umano, che la povertà non va nascosta ma dev’essere combattuta e sconfitta”
Il presidente sottolinea:
“il dovere delle istituzioni europee è di proteggere i più deboli e non di chiedere altri sacrifici aggiungendo dolore al dolore. Oggi l’Europa con il Piano di recupero ci dà grandi opportunità, di abbandonare l’indifferenza; è la nostra sfida, quella di un mondo nuovo, che rispetta le persone, la natura, e crede in una nuova economia basata non solo sul profitto di pochi ma sul benessere di tutti”
Infine: “per questo voglio dirvi buone feste, buon Natale, buon anno. Il periodo del Natale è il periodo della nascita della speranza.
E la speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno, quando non alziamo muri ai nostri confini, quando combattiamo ogni forma di ingiustizia.
Auguri a noi, auguri alla nostra speranza”