AttualitàBasilicata

UN ARPAB SEMPRE PIU’ TRASPARENTE

Il bilancio di un anno di attività del Dg Tisci che per l’occasione presenta il Centro di monitoraggio

Trasparenza e fiducia. Più trasparenza nella pubblicazione delle attività e una fiducia costante da conquistare con i lucani. Sono questi i nuovi obiettivi che l’Arpa di Basilicata intende perseguire. Dopo l’apertura del presidio fisso dell’Arpab a Viggiano, comune della Val d’Agri dove insiste l’attività produttiva dell’Eni l’’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente di Basificata si è dotata di un Centro di monitoraggio ambientale che, attraverso i dati registrati da 52 centraline dislocate sul territorio regionale, fornirà la possibilità a qualsiasi cittadino di conoscere in tempo reale la situazione ambientale delle matrici di aria, terra, acqua rumore e radioattività. Ad un anno dall’insediamento del direttore generale Antonio Tisci l’Arpab si veste di nuovo e punta  ad essere non più la Cenerentola della Basilicata bistrattata da tutti ma una Agenzia che ispira sicurezza e fiducia.

Ma la Basilicata non è solo terra di estrazioni petrolifere o di centri nucleari. È la regione dei cinque parchi e dei due mari, dove quindi la qualità dell’ambiente è importante. Ed è proprio in questa ottica che il Dg Tisci ha annunciato l’avvio dei lavori per i laboratori che a quanto pare erano stati appaltati da anni e mai avviati. Lavori necessari per ottenere l’accreditamento che at testa imparzialità, competenza e indipendenza delle strutture. «Al mio arrivo all’Arpab – ha spiegato Tisci – il centro di monitoraggio era una cartina ferma, senza nessun dato acquisito.  Noi oggi consentiamo ai cittadini di conoscere in tempo reale i dati con un sensibilissimo ritardo rispetto all’acquisizione dell’informazione. Ad ottobre del 2020 eravamo i più arretrati tra le Arpa di Italia, mentre ad oggi – ha concluso Tisci – nessuna tra le Agenzia nazionali fornisce un dato in tempo reale come accade in Basilicata».

Soddisfatto dei passi avanti svolti nel 2021 dall’Arpab l’assessore regionale all’ambiente Gianni Rosa: « L’inaugurazione del Centro di monitoraggio ambientale dell’Arpab, mai realizzato prima anche se previsto dalla legge, è un passo in avanti in un percorso iniziato con la riforma della governance dell’Agenzia e con i concorsi. I cittadini sono ora nelle condizioni di avere tutti i dati delle matrici ambientali registrati dalle centraline posizionate sui punti nevralgici del territorio. Avevamo una visione dell’Arpab del futuro. La nostra idea era quella di riportare ai cittadini un’Agenzia per l’ambiente credibile e autorevole e credo che ci stiamo riuscendo. Abbiamo accompagnato questo percorso con un investimento importante, aumentando le poste finanziarie a disposizione dell’Agenzia da sette milioni a dieci milioni di euro all’anno.  Non solo.  Un progetto del valore di 600 mila euro metterà in rete il Dipartimento Ambiente con l’Arpab e Farbas, che deve assumere in maniera concreta il ruolo di ente di ricerca sul territorio nel campo dell’ambiente e della salute. La Regione Basilicata è pronta, inoltre, a investire altri cinque milioni per rafforzare il sistema delle centraline, oltre quelle gestite dal Cma, e, dunque, dei controlli. L’ambiente è una risorsa troppo preziosa e non possiamo consentici distrazioni.  E se da un lato stiamo lavorando sui monitoraggi, dall’altro dobbiamo cercare di promuovere le nostre bellezze naturali perché possono essere fonte di sviluppo sostenibile. L’ambiente per noi è un valore non negoziabile».

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