TORNANO I TURISTI
Ipogei e videomapping a Melfi
Cantina Carbone, Trimarco, Mancusi (la più antica cantina di Melfi) e cantina Casorelli. Comincia dai quattro ipogei, magnificamente allestiti da “Officina Contemporanea” il delicato percorso che accompagna i visitatori in un viaggio che parte da via Bagno e risale lungo le antiche porte San Lorenzo e Calcinaia fino al castello di Federico II dove si può assistere ad una spettacolare proiezione di video mapping proprio sulle mura del maniero. Questo è il fulcro degli eventi natalizi organizzati dall’amministrazione comunale che riapre le porte della città al grande pubblico. Domenica 26 dicembre per assistere agli interventi negli ipogei toccava aspettare anche la seconda, terza o addirittura quarta replica per poter entrare in un mondo magico e sotterraneo. Tutto parte dalla cantina Carbone con un momento di meditazione per poi accedere alla cantina Trimarco dove l’attrice Simonetta Rizzitiello, in reading teatrale, racconta il canto di Natale di Charles Dickens. Un tuffo nell’800 inglese ed europeo più in generale .
Si prosegue per arrivare presso la cantina Mancusi dove le note di un violino accolgono il visitatore in un riuscitissimo allestimento collocato all’interno di quella che dovrebbe essere stata una conceria ebraica.
Il percorso degli ipogei prima Di raggiungere la Fontana del bagno per la prima proiezione in videomapping, che porterà fino al castello, si conclude con un omaggio della città di Melfi ai suoi artisti più importanti Giacinto Cerone e Antonio Poppa a precedere l’esposizione delle “facce di lava e dei linguacciuti”
di Salvatore Rino Cavuoti che dalla pietre laviche del Vulture tira fuori le anime come a liberarle dall’oblio e dalla materia informe .