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LE PAGELLE DELLA GIUNTA: ROSA IL MIGLIORE

Il peggiore e’ Leone. I voti in attesa del rimpasto


Bardi 4,5.Nel 2020 il giudizio era stato ‘politically correct’ con una sufficienza attribuita molto per senso di rispetto istituzionale e un poco per comprensione della difficoltà a calarsi in un ruolo così complesso come quello di governatore per di più in piena emergenza pandemica. Passati 12 mesi però le cose non sono migliorate, anzi. Continua a sembrare un uomo diviso con i piedi in Basilicata ma la testa, e soprattutto il cuore, a Napoli (e figl so piezz ‘e core). E inizia, così come emerso dall’ultima relazione della Corte dei Conti in cui vengono esplicitati giudizi non lusinghieri, anche a palesarsi una sorta di insofferenza verso le regole imposte. Un generale si sa è abituato a comandare non a essere comandato, ma il problema è che oggi è un presidente di Regione non un militare in carriera. Non è un caso che, tranne che per Leone, i suoi assessori crescano e lo superino nel giudizio, mentre lui continua inesorabilmente ad arretrare.


Fanelli 6.Da lui ci si aspettava un po’ di più, ma come il buon vino lucano col tempo sta migliorando. Tra tutti gli assessori regionali è quello con il miglior ‘fisico’ da leader. Ma vale lo stesso discorso espresso per gran parte della maggioranza: è scivolato in una sorta di limbo impalpabile, se pur ora pare ne stia uscendo fuori. Resta che da giovane vicepresidente della Giunta, con un presidente spesso assente o distratto, deve puntare a essere una sorte di presidente Vicario. Anche perché con una Lega che perde consensi a livello nazionale e specie nel sud, nonostante il suo buon lavoro, il futuro non è più così roseo. Però i segnali di miglioramento ci sono tutti per questo merita almeno la sufficienza rispetto al passato.


Leone 4,5. Cosa si può dire dell’assessore alla Sanità della Regione Basilicata che non sia già stato detto. Basterebbe farsi un giro sulle bacheche dei social per capire quanto Leone sia lontano dalla realtà. Lui rassicura e spesso entra in conflitto con chi la pensa diversamente ma finito il tormentone che la colpa è di chi lo ha preceduto i risultati stentano davvero a vedersi.
La sanità lucana è in ambasce e all’orizzonte e non si vede nulla di buono.


Merra 6,5. A un certopunto sembrava essere diventata la punta di diamante, a sorpresa, dell’esecutivo lucano. Lei che era stata nominata in Giunta più per garantire le quota rosa che per reale fiducia. Ma il suo fare decisionista e i chilometri percorsi da una parte all’altra della Basilicata con il piglio di chi vuol risolvere anche problemi annosi l’hanno messa in cattiva evidenza con i suoi alleati e con lo stesso Bardi che non sempre apprezza, anzi. Ma nonostante questo non si è data per vinta e continua a correre.


Rosa 7.Se il presidente Bardi non vuol rinunciare a lui un motivo ci deve essere. Ed è quello che Gianni Rosa è il migliore che ha in squadra. Può non piacere per il carattere eccessivamente genuino e perché in passato svolgendo il ruolo di oppositore di ferro si è creato più di un avversario. Ma non c’è dubbio che l’assessorato all’Ambiente funzioni e che lui non smette di studiare cercando di anticipare anche i temi che gli si potrebbero ritorcere contro. Poi è persona leale. Non è un caso se la Meloni pare ripetere: “Toglietemi tutto… ma non il mio Gianni”.


Cupparo 6 +. Si potrebbe fare copia e incolla di quanto detto per Gianni Rosa sul carattere. Cupparo è uomo da modi diretti non aiutato da una dialettica da salotti buoni. Spesso non desta simpatia insomma. Ma non c’è dubbio che in una maniera o nell’altra, il suo dipartimento sia tra quelli che almeno qualcosa riesce a farla. E visti i compagni di viaggio forzisti in Giunta anche quel poco in certi casi diventa una gran cosa.


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