AttualitàBasilicata

NODO RIMPASTO: OGGI L’INCONTRO

Mentre la città crolla verso un nuovo dissesto, Guarente pensa solo agli equilibri politici


Riunione sindaco-capigruppo: Lega e FdI si contendono l’assessorato della Sagarese


POTENZA. Una prima riunione interlocutoria, non certo quella decisiva, quella che si svolgerà oggi alle tra la maggioranza di centrodestra al Comune di Potenza. Sul tavolo l’annoso problema del rimpasto di Giunta. Dopo l’ultimo Consiglio comunale, svoltosi prima della fine dell’anno, che ha rivisto in Aula (anche se in modo virtuale) anche i membri di Fratelli d’Italia la discussione è di quelle serie e di non facile soluzione. I rapporti non certo brillanti tra il sindaco leghista Mario Guarente e i partiti che sostengono la sua maggioranza hanno trascinato il Comune in una fase delicata. Nonostante il primo cittadino ha liquidato queste discussioni come «normale dialettica».

Di normale però c’è ben poco se si considera che le spinose questioni politiche hanno messo in bilico le sorti del Comune che al momento vede un disavanzo di 80milioni di euro nonostante un bilancio che si chiude in attivo. Il cambiamento decantato in campagna elettorale dopo anni duri di dissesto e rinunce dei potentini sembra non essere mai decollato. Ma con il più classico dei copioni tanto il sindaco Guarente quanto l’assessore al Bilancio Giuzio ha subito precisato che è colpa «dell’eredità della Giunta precedente, che pesa come un macigno sulle nostre spalle». Parole che il consigliere comunale di opposizione Telesca ha subito stroncato specificando che si tratta di «responsabilità non imputabili nè al sindaco De Luca nè al sindaco Santarsiero, perchè questa situazione non si può attribuire a nessuno ma deriva da un cambiamento in corso d’opera (una sentenza della Corte Costituzionale sui debiti fuori bilancio ndr.)». Invece di provvedere a ripianare una situazione economica disastrosa per la città di Potenza al sindaco tocca ricucire gli strappi politici con la sua maggioranza.

LA LEGA PUNTA A TRE ASSESSORI

Nonostante Guarente provi a sminuire la situazione in realtà la questione si è trasformata in un dedalo complicatissimo. Al tavolo di oggi dove saranno seduti solo i capigruppo le richieste sono tante. La Lega spinge per avere il terzo assessore. Cosa che in realtà era già prevista da inizio consiliatura, ma per evitare che la questione Giunta non decollasse con velocità ha visto da parte del Carroccio fare un passo indietro. Una rinuncia con la promessa, però, di avere al prossimo rimpasto il terzo posto. Non solo. La Lega questa volta, soprattutto dopo le accuse dei compagni di coalizione meloniani su un immobilismo amministrativo, punta ad una delega importante. Oltre a Sport e Cultura, attualmente nelle mani di Guma e D’Ottavio che certamente non sono temi poi cosi dirimenti per la macchina amministrativa, le Lega questa volta punta ad avere una delega centrale proprio per dimostrare che si può uscire dall’empasse amministrativo.

FRATELLI D’ITALIA DISCONOSCE VIGILANTE?

Ad aprire ufficialmente la crisi sono stati i meloniani che ormai da mesi puntano ad un terzo assessore. Oltre a Giuzio e Galella, FdI dopo l’aumento della pattuglia tra i consiglieri pretende che gli venga riconosciuta questa cresciuta anche nella squadra che affianca il sindaco. Il terzo assessore, però, secondo Guarente esiste già: è il vicesindaco Antonio Vigilante. Nonostante Vigilante sia stato eletto nella Lista Civica da sempre è stato inquadrato come esponente molto vicino ai meloniani.

Diversi infatti gli incontri politici a cui lo stesso ha partecipato sedendo anche al fianco di dirigenti storici di FdI. Addirittura secondo i ben informati avrebbe dovuto a breve tesserarsi nel partito e fare così il suo ingresso, ma la cosa sarebbe stata bloccata. Probabilmente per permettere a FdI di fare una richiesta in più al sindaco Guarente ed evitare anche che l’area vicino all’assessore regionale Rosa crescesse di più rispetto a quella dei fittiani. Nasce da questo nodo cruciale la crisi attuale al Comune di Potenza che porta i fittiani a chiedere il terzo assessore donna e sottolineare come Vigilante non si affatto un membro del loro partito.

IL NODO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Al momento la presidenza del Consiglio Comunale è nelle mani del meloniano Rocco Bernabei, subentrato a Francesco Cannizzaro in quanto il suo mandato è scaduto. E come da statuto comunale fino a nuova elezione il presidente pro tempore è il consigliere più anziano, ma non inteso a livello anagrafico. La rielezione di Cannizzaro al momento non è poi così scontata. A farsi avanti questa volta per ottenere il posto da presidente sarebbe stato il gruppo Idea che sarebbe disposto così a cedere un assessore (al momento sono due i rappresentanti in Giunta). Dal canto suo però se Cannizzaro (Noi con l’Italia) non dovesse riottenere la presidenza avrebbe diritto ad un assessorato.

Anche se la figura di Cannizzaro, come garante del Consiglio, potrebbe essere l’unica a poter ottenere anche un voto dell’opposizione necessario per l’elezione. Difficile immaginare un altro consigliere di maggioranza che sappia riscuotere almeno un consenso nei partiti di maggioranza. Se il nodo della presidenza venisse sciolto oggi almeno uno dei dilemmi sarebbe sistemato. Altrimenti la partita si complica.

LA SAGARESE IN BILICO

A rischiare più di tutti in questo rimpasto di giunta sembra essere l’assessora Alessandra Sagarese. Il suo ruolo sarebbe quello più sacrificabile al momento per il sindaco Guarente, avendo il suo gruppo politico una sola consigliera tra i banchi. Infatti, “liberando” l’assessorato della Sagarese Guarente potrebbe accontentare concedendo il terzo assessore, senza troppi problemi, o al gruppo della Lega o quello di Fratelli d’Italia. Ovviamente uno dei due dovrebbe cedere sulle trattative, avendo così meno visibilità. Ma la Lega è il partito che ha eletto più consiglieri comunali e se si dovesse applicare alla lettera il manuale Cencelli è il partito che dovrebbe avere un assessorato in più in Giunta. Dall’altro lato c’è FdI che è riuscita ad allargare la sua pattuglia, facendo incetta di consiglieri proprio dalla Lega, pretende più visibilità. È questo il tenore della discussione a cui il sindaco oggi sarà chiamato ad affrontare. Chi sarà l’agnello sacrificale


 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti