REGIONE-POTENZA: L’INTRICO
Il centrodestra fa dei rimpasti di Giunta un fascio: il capoluogo funge da compensazione
Guarente non risolve coi capigruppo. Unica chance: un tavolo con i segretari regionali
POTENZA. Il sindaco di Potenza, Mario Guarente avrà anche disteso i rapporti con la sua maggioranza di centrodestra ma la soluzione sul rimpasto di Giunta sembra comunque essere molto più che lontana. La riunione che si è svolta ieri con i capigruppo di centrodestra e il primo cittadino non ha sciolto il nodo sulla nuova composizione della Giunta che dovrebbero affiancare Guarente in questo secondo atto del suo mandato.
Ad accendere la miccia nelle scorse settimana era stato il gruppo di Fratelli d’Italia che senza troppi giri di parole aveva chiesto al sindaco il terzo assessore. Richiesta che il sindaco non ha accolto, liquidandola in fretta e furia convinto (come d’altronde lo sono tutti) che il terzo assessore in quota FdI esiste già, ed è il vicesindaco Vigilante. Fratelli d’Italia però nella riunione di ieri ha ribadito la sua richiesta iniziale sottolineando come anche dai vertici regionali sarebbe emerso come Vigilante non solo non sarebbe un assessore in quota meloniana ma non sarebbe neanche gradito più di tanto all’interno del partito.
Un paradosso se si considera che Vigilante ha sempre sostenuto le iniziative di Fratelli d’Italia e anche partecipato a diverse riunioni del partito. Tanto da vociferarsi nell’ultimo periodo che la sua iscrizione ufficiale a FdI era cosa ormai fatta. La capogruppo di FdI, Carmen Galgano, avrebbe quindi fatto intendere a Guarente che serve una terza delega al loro gruppo e che certamente sarà attribuita ad una donna.
Rispetto alle scorse settimane il clima è stato certamente distensivo. FdI come anche gli atri gruppi di maggioranza avrebbero garantito al sindaco di non abbandonare più per protesta i lavori del Consiglio come successo nei giorni scorsi. Ma che il rimpasto di Giunta ormai è inevitabile. Per Guarente la soluzione non è certo facile. Oltre a FdI deve tener conto delle volontà del suo partito, la Lega, di IdeA e di Noi con l’Italia. Troppe richieste e poche soluzioni davanti a sè. È chiaro che Guarente da solo potrebbe non riuscire mai a trovare una quadra, soprattutto se nessuno dei gruppi è disposto a cedere su qualcosa. Ad entrare in ballo dovrebbero essere, infatti, a breve i segretari regionali dei partiti della coalizione. Gli stessi partiti che appoggiano anche il governo regionale presieduto da Vito Bardi. Infatti, la questione del rimpasto di Giunta al Comune di Potenza potrebbe presto intrecciarsi con il rimpasto della Giunta regionale.
Non è un caso che come abbiamo detto sopra a breve interverranno i segretari regionali dei partiti. Infatti, mettendo insieme il rimpasto del Comune e quello della Regione si potrebbe molto più facilmente trovare una quadra. I segretari regionali, potrebbero infatti organizzarsi con una divisone più ampia che spazia tra Comune e Regione e che dia visibilità a tutti i gruppi. Considerato che Fratelli d’Italia anche in Regione da tempo chiede una postazione in più in Giunta potrebbe decidere, nel caso gli venga concessa, di rinunciare a un assessore al Comune di Potenza.
Anche perchè dagli accordi romani pre natalizi l’assessore regionale meloniano che dovrebbe essere nominato a breve sarebbe proprio della corrente che chiede un cambiamento anche al Comune di Potenza. Il neo segretario regionale di FdI Quarto potrebbe quindi optare per una maggiore visibilità regionale a discapito del gruppo al Comune di Potenza. Ma se i meloniani vagano ancora nell’incertezza la Lega è pronta a serrare le fila e farsi trovare pronta con uno schema condiviso da tutti. È prevista per oggi una riunione con il commissario regionale Marti a livello regionale. Marti dovrebbe incontrare i consiglieri regionali per provare a fare il punto della situazione. Al vaglio nono solo il rinnovo della Giunta regionale ma anche quello della Presidenza del Consiglio (come riportato nell’articolo della pagina precedente). Marti una volta fatta sintesi in Regione vorrebbe passare poi al Comune. Anche se per il Carroccio la situazione più delicata è certamente in Regione dove sono nate diverse aree della Lega.
Ma mentre Lega e FdI provano a districarsi fra velleità e convenienze quelli che restano silenti sono i forzisti. FI per il Comune di Potenza avrebbe intenzione di mutuare lo stesso schema odierno, senza stravolgimenti. Lasciare Picerno in Giunta. Alla Regione la situazione è però diversa. I forzisti sembrano essersi indeboliti, tanto da non poter più contare nel rimpasto su due assessori ma solo su uno. A d essere silurato dovrebbe essere uno tra Cupparo e Leone. Un silenzio sospetto, però. Il commissario regionale di FI Moles sarà davvero disposto a cedere un assessore in Regione e non guadagnare nulla neanche al Comune di Potenza?