CON INSOLITO ELOQUIO IL CAPOGRUPPO LEGA LA BUTTA IN CACIARA TRA «DANNAZIONE» E «OSCURANTISMO»
Il capogruppo della Lega replica al sospetto lanciato da Cifarelli e Pittella (Pd) sul centro vaccinale trasferito da Villa d’Agri al comune amministrato dalla moglie
bene il capogruppo della Lega in Regione, Nario Aliandro, il sospetto lanciato dai collegi dell’opposizione, i consiglieri dem Pittella e Cifarelli, sullo “spostamento” del centro vaccinale da Villa d’Agri a Paterno, Comune amministrato da sua moglie. Per Pittella e Cifarelli, ma anche per altri cittadini, appare al quanto sospetto che in piena quarta ondata il centro sia stato trasferito. Facendo piombare nell’incertezza i cittadini della Valle che per tutti questi mesi si erano ormai abituati a recarsi a Villa d’Agri. Aliandro non ha fatto passare troppo tempo ed ha subito replicato che «si è trattato di una decisione unilaterale dell’Asp».
Per il capogruppo della Lega non centrerebbe nulla che il comune scelto per lo spostamento del centro sia proprio quello amministrato dalla moglie, Tania Gioia. Ma la scelta sarebbe ricaduta su Paterno non certo «per una operazione di vassallaggio, così come millantato da chi intende fare speculazione politica, peraltro in un momento di emergenza, ma frutto di una decisione unilaterale dell’Asp territorialmente competente che ha inteso individuare una collocazione definitiva dell’Asp dopo reiterati spostamenti di sede». Insomma, si sarebbe trattato di una terribile coincidenza. Frutto solamente di scelte sanitarie gestite in perfetta autonomia dall’Asp senza ingerenze della politica, per riassumere il tutto.
«Occorre ricordare – prosegue il consigliere regionale – che la sede di Paterno dove attualmente è ubicato il Centro vaccinale Val d’Agri è per metà di proprietà esclusiva dell’Asp e per metà del Comune di Paterno che si è limitato ad accogliere una richiesta presentata dall’autorità proponente, prestando semplicemente la propria disponibilità e il proprio supporto, senza alcuna mia ingerenza o forzatura. Distorcere la realtà fa danno soprattutto al personale medico-infermieristico e ai volontari della Protezione Civile che ogni giorno lavorano incessantemente per assicurare un prezioso lavoro in termini di profilassi sanitaria, nonché agli utenti.
Gli elevati numeri delle vaccinazioni, che sono chiari e sotto gli occhi di tutti, certificano l’encomiabile risultato che l’Asp sta ottenendo in Val d’Agri. Un risultato che è più grande ed importante delle mistificazioni sugli assembramenti, sui disservizi, sulle mancate vaccinazioni ai bambini (che peraltro domenica scorsa sono state regolarmente eseguite e risultano essere avanzate anche alcune scorte)». Aliandro ha provato infine ha replicare alla stoccata lanciata da Pittella e Cifarelli sostenendo che: «Chi mi attribuisce attività di feudalesimo politico medievale – conclude il capogruppo Aliandro – evidentemente continua a vivere nella perenne dannazione oscurantista di una politica da salotto che, vivendo distaccata dalla gente, dalla strada, dai problemi quotidiani, non può far altro che pontificare e mistificare dal divano di casa».