PARCO SERRA RIFUSA TRA RIFIUTI E DEGRADO
Matera. L’Assessore Regionale all’Ambiente, Rosa sollecita il Comune a bonificare l’area oggetto di discarica
Il recente botta e risposta tra il Sindaco di Matera Bennardi e l’Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Gianni Rosa circa il piano di caratterizzazione dei rifiuti abbandonati nel “Parco integrato di Serra Rifusa” nella città dei Sassi, ha riportato l’attenzione dei cittadini e soprattutto dei residenti di quel quartiere alla grave situazione di totale abbandono e degrado di quello che sarebbe dovuto essere il polmone verde della collinetta di Serra Rifusa.
Quell’avveniristico parco materano infatti avrebbe dovuto costituire un’integrazione tra il verde della natura circostante con le antiche falde acquifere del vicino “Rione Aquarium” e avrebbe ospitato in un habitat ambientalistico un modernissimo centro sportivo natatorio dotato di una piscina olimpionica di dimensioni regolamentari a livello internazionale.
Ma oggi dopo tanti anni la struttura mai entrata in funzione giace in vergognose condizioni di degrado e abbandono. Cronache TV proprio per testimoniare l’attuale situazione è andata con le proprie telecamere all’interno del parco e della struttura irrimediabilmente vandalizzata.
Ricordiamo che il progetto del “Parco integrato di Serra Rifusa” risale a più di 20 anni fa e vide un momento di ripresa nel 2009 allorché venne sottoscritto tra istituzioni ministeriali, regionali provinciali e comunali un protocollo d’intesa per l’attuazione del piano integrato di sviluppo urbano sostenibile, il cosiddetto PISUS e vi fu in quell’occasione una determinazione dirigenziale del dipartimento opere pubbliche della Regione Basilicata che prevedeva appunto la riqualificazione del parco. Ma purtroppo le cose non andarono come sperato perché seguirono tutta una serie di vicende giudiziarie con ricorsi finiti davanti al Consiglio di Stato e ancora intoppi, imprevisti e ritardi burocratici che via via determinarono la sospensione dei lavori.
Le speranze si riaccesero nel 2014 allorchè il Ministero dello Sviluppo Economico sbloccò i fondi PISUS per un valore di 3.6mln € destinati al completamento dei lavori del parco.
L’entusiasmo coinvolse tutti gli abitanti del quartiere soprattutto i giovani che erano impazienti di inaugurare la struttura sportiva natatoria e soprattutto la piscina che come detto ha dimensioni olimpioniche vale a dire è lunga 50 m larga 25 metri con 10 corsie da 2 metri e mezzo ciascuna. Mentre l’intero parco è di 16 ettari e sorge nel bel mezzo del cuore verde della collinetta
di Serra Rifusa
Ma purtroppo ancora una volta le cose non andarono come sperato e infatti altre interruzioni e ostacoli fermarono i lavori impedendo poi che la struttura una volta ultimata potesse entrare in funzione tanto che nel 2018 si parlava ancora dell’ennesimo inizio di lavori di riqualificazione del parco e vennero stanziati altri 360mila € per rigenerare l’intera area.
Ebbene a tuttora purtroppo il “Parco integrato di Serra Rifusa” non solo rimane un sogno irrealizzato per tutti gli abitanti del quartiere ma addirittura è diventato un emblema di opere pubbliche d’avanguardia mai entrare in funzione e cadute in abbandono e degrado, per non parlare di tutta una serie di servizi e attività anche economiche che collegate al centro sportivo natatorio avrebbero costituito un’importante ricaduta lavorativa per la città che sarebbe divenuta meta di gare e competizioni di livello nazionale ed internazionale.
È dunque davvero triste che oggi a distanza di tanti anni sia dovuto intervenire l’Assessore Regionale all’Ambiente Gianni Rosa per ricordare al Sindaco Bennardi che spetta al Comune di Matera quale proprietario dell’area del parco di Serra Rifusa, oggetto di abbandono di rifiuti, il compito di procedere all’immediata rimozione e allo smaltimento dei rifiuti che sono stati abbandonati. Abbandonati e gettati via proprio come le speranze e i sogni di un’intera generazione che sta ancora aspettando di fare un tuffo in quella piscina.