LICEO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Il nuovo liceo verrà presentato domani 8 gennaio a Policoro. Opererà con grandi Atenei
C’è anche il Fermi di Policoro nella rete delle scuole italiane, università e imprese dei settori strategici per la transizione ecologica e digitale.
In occasione dell’Open Day on line dell’IIS Fermi si presenterà il nuovo Liceo per la Transizione Ecologica che risponde al nome di “Liceo quadriennale delle Scienze Applicate per la transizione ecologica e digitale”.
Nel grande progetto nazionale aderiscono l’Università Bocconi, il Politecnico di Milano, l’Università di Padova e Roma Tor Vergata. Le grandi istituzioni accademiche offriranno un contributo concreto, sia sul piano didattico che organizzativo.
L’idea è quella di una scuola potenziata attraverso incontri e attività didattiche condivise on line con i grandi poli universitari e le aziende del consorzio Elis, soggetto di rilievo nazionale che ha coordinato le partnership.
Tante le novità in termini di apprendimento, che rendono la scuola un vero ponte per il futuro, con una riorganizzazione del tempo scuola che porta a ridurre le annualità ma non l’acquisizione delle competenze.
E’ previsto un particolare potenziamento delle materie di ambito scientifico e dell’Informatica, con focus tematici su transizione ecologica e digitale.
Inoltre sono previsti stage di almeno 2 settimane presso le aziende della rete, Summer Camp, Summer Job e Learning week, orientamento con 280 role model della rete provenienti da settori scientifici e tecnologici delle principali aziende italiane, potenziamento dell’apprendimento della lingua inglese attraverso l’insegnamento di almeno una disciplina non linguistica con metodologia CLIL, certificazione esterna delle competenze linguistiche in orario curriculare.
“Siamo entusiasti – ha detto il Dirigente Scolastico Giovanna Tarantino – per l’avvio di un’azione innovativa che ci pone al centro di una rete di grandi scuole e università e permette di offrire una grande opportunità ai nostri ragazzi. Fare scuola al Sud e in Basilicata non sarà da meno che farla in altre parti d’Italia, dove è storicamente più agevole la sinergia con grandi imprese e università. Invitiamo i ragazzi a studiare per il mondo di domani: possono fare prima e, grazie a un progetto tanto ambizioso, possono fare anche meglio”.