QUESTA MATTINA AL “DON BOSCO” L’ULTIMO SALUTO A SALVIO MARINO
Non è stata disposta l’autopsia sul cadavere del giovane deceduto in un tragico incidente sul raccordo Potenza-Sicignano. Esclusa l’ipotesi del malore
POTENZA. Non è stata disposta nessuna autopsia sul corpo di Salvio Marino, il giovane potentino poco più che trentenne deceduto mercoledì sul raccordo Sicignano- Potenza nello schianto della sua auto contro il guardrail e dopo essersi rigirata più volte su sé stessa. La dinamica pare essere fin troppo chiara: di certo nessun malore ha colto il ragazzo, questo è quanto accertato già dai sanitari e dai referenti di medicina legale dell’Azienda Ospedaliera San Carlo dopo un primo esame del cadavere
. Resterà un mistero dunque cosa potrebbe essere accaduto negli istanti precedenti allo schianto: una piccola distrazione, l’uso del cellulare, l’eventuale velocità sostenuta, la perdita di controllo del veicolo dopo la curva o anche un ostacolo da evitare, come ad esempio un animale che attraversa all’improvviso la carreggiata. E in quel tratto, al chilometro 33.400 compreso tra Tito e Picerno, è facile trovarsi cani o gatti che tagliano la strada provenienti dall’attigua campagna e che diventano un vero pericolo per gli automobilisti spesso costretti a brusche frenate o manovre improvvise per evitare l’impatto. I funerali di Salvio Marino sono stati fissati per questa mattina, alle 11.30 nella Chiesa di San Giovanni Bosco.
A salutarlo, per l’ultima volta i genitori Rosa e Paolo, il fratello Ivo, la nonna Angela e tutti i familiari e gli amici che accompagnano il giovane in quello che non sarebbe mai dovuto diventare il suo viaggio finale. Salvio era tornato a Potenza per le vacanze natalizie e sarebbe rientrato di quì a poco nella sua Praga, quella città europea in cui si era trasferito a fine 2019 per un dottorato all’università ceca. Sul suo profilo social, i messaggi di cordoglio di chi lavorava con lui a Praga: un suo inquilino ne ricorda l’umorismo e il buon umore permanente che mancheranno a tutti quelli che lo conoscevano.
E poi un amico e collega che lo onora con un post in cui chiede che la sua anima trovi pace. Salvio Marino è la prima vittima della strada di un anno che si spera risparmi altro sangue ed altri morti. Nel tratto in cui è avvenuto lo schianto della Dacia Duster non ci sono particolari criticità ma va da sé che le strade lucane siano pericolose: restringimenti continui sia verso Salerno che verso Matera e sulla Potenza- Melfi, cambi di carreggiata, manto stradale con dossi e buche, limiti di velocità impossibili da reggere soprattutto quando ci sono macchine che sopraggiungono ad alta velocità. E poi la 106 jonica, la “strada della morte” che da un po’ ha ceduto il passo proprio alla Basentana. Situazioni a volte al limite dell’indicibile sulle quali però mai nessuno prende provvedimenti nonostante ci scappi il morto.
Questa volta è toccato a Salvio Marino ma occorrerà incrociare le dita perché altre vite non si spezzino e non finiscano sull’asfalto insanguinato delle strade lucane.