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TASSA SOGGIORNO, A POTENZA NON ERA NECESSARIA

Per Federalberghi a Potenza c’è carenza di posti letto. Si monitorerà l’uso della tassa

Nessun confronto con gli albergatori prima dell’approvazione della tassa di soggiorno nella città di Potenza. Federalberghi di Confcommercio aveva già avvisato l’amministrazione comunale dell’inopportunità di una tassa che avrebbe avuto comunque ricadute negative. L’associazione degli albergatori ha presentando il “dossier tassa di soggiorno” evidenziando come già i numeri dei posti letto e delle strutture ricettive del capoluogo siano limitati: esistono solo 39 strutture di cui 6 sono alberghi e 33 sono strutture extralberghiere, tra cui appena 18 sono i B&B che fanno salire i posti letti ad un totale di appena 1050 divisi in 530 camere la cui disponibilità nel 2020 è stata di appena il 15%. Con questi numeri è davvero impensabile immaginare una tassa di soggiorno in una città che non ha grande ricettività e che non è in linea con altre realtà, in cui proprio per effetti pandemico, si è deciso di sospendere la tassa di soggiorno. Il calcolo dell’imposta non si basa solo sull’individuazione del valore standard da applicare alla tipologia e alla categoria della struttura ricettiva, ma occorre tener conto delle regole che determinano i periodi di applicazione, le esenzioni, le riduzioni. In più di un terzo delle località ad esempio, i ragazzi sino a 14 anni di età sono esentati da pagamento dell’imposta, in altre località l’esenzione è fino ai 10 anni di età ed in altri ancora fino al diciottesimo. Inoltre, in alcuni comuni c’è l’esenzione nel periodo di bassa stagione. In più del 70% dei comuni l’imposta non si applica dopo un certo periodo di permanenza che può variare tra i cinque e i ventuno giorni. Riduzioni ed esenzioni per anziani, gruppi organizzati, disabili, autisti, guide ed accompagnatori. La legge– ricorda Federalberghi- impone poi che il gettito dell’imposta di soggiorno finanzi interventi turistici, sostenga le stesse strutture ricettive o venga impiegato per interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali locali e dei servizi pubblici locali. Per il Presidente di Federalberghi Michele Tropiano gli introiti dell’imposta devono essere vincolati alla realizzazione di tali interventi e non devono essere impiegati per rimpinguare le casse comunali. E’ necessario che i regolamenti comunali adottino opportune garanzie volte ad assicurare il rispetto del vincolo di destinazione della tassa monitorandone l’effettivo utilizzo. In ogni caso, vanno coinvolti gli operatori per elevare la qualità della regolamentazione, evidenziare eventuali problemi e decidere insieme quello che deve essere l’impatto del provvedimento.

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