«PRESSIONI» E «AFFIDAMENTI DIRETTI»: QUANTE OMBRE SULLA FILM COMMISSION
Buio pesto in Fondazione, ma Bardi & Co. i soldi li spendono lo stesso: il “regalo” al leghista Guarente
Chiuso il sipario sulla Fondazione Lucana Film Commission, la calma è soltanto apparente perchè sulle tavole del palcoscenico il movimento continua, così come dal rubinetto dei soldi pubblici della cultura e dello spettacolo, prosegue lo sgocciolio di euro. Senza ripercorrere l’illogica vicenda della “cacciata” di Roberto Stabile sulla base della pretestuosa o presunta, da parte del socio Regione, gravità di certe affermazioni stampa, l’ex presidente della Fondazione nel congedarsi dai lucani, con affermazioni quali quelle che alludevano a «varie pressioni ricevute, in modo più o meno diretto, per fare assunzioni o supportare progetti in modalità dirette e non del tutto trasparenti », ha inaugurato una sorta di guerra fredda tra lui, che ha «respinto al mittente» le ingerenze a cui ha fatto riferimento, e gli autori delle stesse, rimasti ad oggi sconosciuti.
Se è vero, per l’appunto, che può apparire, il gesto di Stabile, come quello di chi lancia il sasso e nasconde poi la mano, è parimenti corrispondente allo stato attuale delle cose, il fatto che dal centrodestra regionale, non sono arrivate smentite o reazioni di indignazione per le insinuazioni citate. È come guerra fredda tra protagonisti forse intenti ancora a consolidare le proprie rispettive posizioni di difesa, prima di acquisire, nei limiti del ponderabile, la certezza di poter sferrare l’attacco con esito positivo.
Allora, se all’invisibile, i movimenti dietro il sipario, non si può dar voce, con cautela e per ipotesi, è possibile, però, provare a decifrare la portata di alcuni atti, invece, noti. I soci fondatori della Lucana Film Commission sono, unitamente alla Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, la Provincia di Matera, il Comune di Potenza e il Comune di Matera. L’anno scorso, tra Stabile e il presidente della Regione, lunghissimo tira e molla sul finanziamento di 1 milione e 40 mila euro.
Finanziamento regionale formalmente, ma con estrema tardività, sbloccato a settembre, ma inutilizzabile e non a caso inutilizzato poichè per la spesa dei soldi, che erano per il Piano della Attività 2021, circa solo un mese a disposizione. Data la premessa, l’intermezzo della “cacciata” di Stabile e delle dichiarazioni sul «supportare progetti in modalità dirette», quando la Fondazione deve erogare risorse tramite bandi, prima della prosecuzione, un ulteriore elemento utile per imboccare il rettilineo di arrivo.
L’ex presidente Stabile non chiedeva a Bardi soltanto di sbloccare quel milione di euro, il Piano delle attività, tra le altre cose, era stato trasmesso sin da gennaio. Stabile chiedeva di valutare anche la possibilità di utilizzare l’avanzo da gestioni pregresse. In estrema sintesi, il non speso ritorna alla Regione che ne ridetermina la destinazione.
Due settimane fa, il penultimo giorno dell’anno, era il 30 dicembre scorso, dalla Giunta Bardi, il “regalo” per il leghista sindaco di Potenza, Mario Guarente. Bardi & Co., hanno prelevato 400mila euro rivenienti dai Piani regionali dello Spettacolo delle annualità che vanno dal 2016 al 2021, decidendo, per via diretta e con una sproporzione tra il poco, in relazione alla spesa sostenuta, al ritorno e a tanto altro ancora, assegnato ad una produzione, e il tanto assegnato ad un’altra, di fare un bonifico da 250 mila euro per la serie televisiva italiana “Imma Tataranni, Sostituto procuratore”, ed un altro da 150 mila euro per il film , con location Potenza, “La notte più lunga dell’anno”.
Liberatasi di Stabile, la Regione, con particolare duplicazione di compiti, ha esautorato anche la Film Commission. Chissà se tre le «pressioni per supportare progetti in modalità dirette e non del tutto trasparenti», rientrano anche i 150mila euro per i quali con ogni probabilità, in ottemperanza alla mission della Lucana Film Commission, Stabile voleva venissero spesi previo esperimento di un bando, mentre Bardi e Giunta regionale, facendosi Fondazione, hanno direttamente assegnato senza passare per i “cavilli”.