ASSEMBLEA VIETATA ALLA STAMPA
Per Polese e Braia “non si chiudono le porte in faccia ai giornalisti”
“La trasparenza è una strada che si esercita giorno dopo giorno con azioni e la si dimostra. Non basta fare dichiarazioni di intenti. Quello che oggi è accaduto al Motel Park di Potenza dove alla riunione del consiglio di amministrazione di Acquedotto lucano è stato impedito l’accesso alla stampa non è un buon esempio né di trasparenza e né di rispetto verso gli organi di comunicazione”. Lo dichiarano il capogruppo di Italia Viva Basilicata Luca Braia e il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese. “Al netto delle scelte dei dirigenti sul singolo episodio che nega la possibilità ai giornalisti di svolgere il proprio diritto-dovere di informare su questioni che attengono a enti pubblici e al bene collettivo come l’erogazione delle risorse idriche-aggiungono Polese e Braia-quello che traspare è l’insofferenza da parte di questo governo regionale a comunicare e confrontarsi non solo con i giornalisti ma in generale con chi la pensa diversamente”.
I due esponenti politici regionali evidenziano che Italia Viva nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione per conoscere dal governo regionale quale sia il presente e il futuro di Aql anche in previsione dell’aumento del costo dell’energia che preoccupa cittadini, sindaci ed aziende.
Braia e Polese ricordano la situazione particolare di Acquedotto Lucano che dopo mesi di silenzi ingiustificati e ritardi, non è stato ancora nominato il Direttore generale, c’è assenza di comunicazioni trimestrali sugli obiettivi di efficientamento gestionale raggiunti per l’annualità 2021, mancano informazioni sul budget previsionale relativo all’esercizio 2022. “Trincerarsi dietro porte chiuse non serve a disinnescare le polemiche e risolvere eventuali problemi-sostengono Polese e Braia- ma addirittura rischia di dilatare ancora di più quel sentimento di sfiducia reciproca. Bisogna sapere accettare le critiche e provare a invertire la rotta”. “Per questo esprimiamo solidarietà ai giornalisti che con i loro lavoro informano la comunità ogni giorno e chiediamo al governo regionale e ai vertici di Acquedotto lucano di aprire le porte realmente alla trasparenza”.