IL COMUNE DI LAURIA INTITOLA UNA CIMA DEL SIRINO A FABIO LIMONGI
Su proposta del sindaco Gianni Pittella si vuole rendere omaggio alla memoria del concittadino che ha dedicato la sua vita alla promozione della sua terra
LAURIA. Su proposta del Sindaco Pittella, la giunta del Comune di Lauria attraverso una delibera, votata all’unanimità, ha espresso la volontà di rendere un tributo alla memoria del giovane concittadino Fabio Limongi, intitolandogli una cima della catena montuosa del Sirino, attualmente senza nome, ricadente nel territorio di questo Comune.
Detta intitolazione, che dovrà avvenire attraverso gli enti preposti, sarebbe un riconoscimento che la comunità di Lauria e quanti hanno avuto la fortuna di conoscere Fabio ed apprezzarne le tante qualità, interpretano certamente come un gesto di riconoscimento più che meritato, per un proprio concittadino che ha dedicato la sua vita alla promozione della propria terra e del comprensorio del Massiccio del Monte Sirino.
Era il 27 gennaio dello scorso anno quando è venuto a mancare, a causa di un tragico evento, il concittadino Fabio Limongi: guida esperta in escursionismo, istruttore della “Scuola Sci Monte Sirino”, gestore di impianti sciistici, tecnico di elisoccorso impegnato con il “Soccorso Alpino e Speleologico di Basilicata – Cnsas”. Fabio aveva un legame speciale con la sua montagna, il Sirino, maestro di sci, esperto rocciatore ed arrampicatore in pareti attrezzate, fin da giovanissimo è stato l’espressione più bella, pulita e trasparente del turismo ecosostenibile che rispetta ed ama la montagna, la natura ed i paesaggi unici e spettacolari della Basilicata, di cui era un profondo ed attento conoscitore.
Fabio Limongi con la sua determinazione, ha consentito a chiunque di poter vivere esperienze indimenticabili nel maestoso comprensorio del Massiccio del Monte Sirino.Fabio con la sua caparbietà, il suo carisma e la sua disponibilità, è riuscito, con la sola forza dell’amore che nutriva per la nostra terra, a valorizzarla. Fabio ha incarnato conoscenza, rispetto e salvaguardia dell’ambiente naturale era ciò che trasferiva a chi si avvicinava al multiforme mondo della montagna e della natura che sfociava in cura dell’anima