INAUGURATO L’ANNO GIUDIZIARIO
Le relazioni dei magistrati lucani
Al quinto piano del palazzo di giustizia di Potenza si è tenuta l’assemblea generale che ha celebrato l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2022 durante la quale il Procuratore generale della repubblica presso la Corte di appello di Potenza, Armando D’Alterio ha ufficializzato l’arrivo in Basilicata della DIA. Alla presenza di autorità civili e religiose la Presidente della Corte di Appello, Rosa Patrizia Sinisi ha presentato la sua relazione che ha snocciolato i dati di un anno di attività nel tribunale di via Nazario Sauro. La prima parte della relazione ha trattato la realizzazione e gli effetti delle riforme giudiziarie più recenti con la creazione, per esempio, dell’ufficio per il processo sul PNRR per migliorare il servizio giustizia e consentire a magistrati e cancellerie di supportare il Piano di ripresa. Quindi la situazione carceraria nel distretto e gli aspetti sanitari profondamente mutati con l’arrivo del Covid. Nel periodo in esame si è registrata una presenza di detenuti superiore alla capienza prevista negli istituti carcerari di Matera e Melfi, mentre nella casa circondariale di Potenza, è stata evidenziata una carenza di organico della polizia penitenziaria. La Presidente della Corte di Appello, Rosa Patrizia Sinisi ha infine specificato che rivolgerà un appello alla Ministra della Giustizia Cartabia affinché possa integrare gli organici dei magistrati in servizio presso i tribunali lucani che, fatta eccezione per quello di Lagonegro, risultano carenti. Quindi il Procuratore generale presso la Corte di Appello, Armando D’Alterio nella sua di relazione ha illustrato come ci sia stato un aumento di oltre il 32% dei reati contro la pubblica amministrazione. Il magistrato ha pure sottolineato come rispetto alla media degli ultimi 21 anni si registra una riduzione delle notizie di reato iscritte pari al 18% e una riduzione delle pendenze di poco superiore al 36%. Nel periodo compreso tra luglio 2020 e giugno 2021 emerge che per gli uffici requirenti le sopravvenienze sono diminuite del 5,11%. Rilevante la circostanza che analizza come le pendenze registrate nelle ultime quattro annualità corrispondono alla metà di quelle registrate nel 2000. Si è in sostanza passati da 15.000 a 30.000, a fronte di una riduzione delle sopravvenienze molto inferiore. Non meno notizie di reato dunque ma un lavoro più incisivo ed efficace. Mentre sono saliti a 64 i casi di indebita percezione di contributi statali e comunitari si è registrato pure un aumento dei reati informatici.