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STADIO XXI SETTEMBRE UN MITO BIANCAZZURRO

Matera. Cittadini e tifosi favorevoli al “Parco urbano”, ma non vogliono perdere lo storico campo di calcio.

La notizia l’aveva annunciata sui social il sindaco di Matera comunicando a tutti che la città dei sassi è stata la beneficiaria di oltre 12,5 di € per il bando ministeriale di rigenerazione urbana e grazie a questi fondi disse il sindaco sarebbe stato realizzato il “Parco del campo”.
Si tratta di un piano di rigenerazione urbana che senza dubbio doterà il cuore cittadino di Matera di un’ampia zona verde le cui proporzioni enormi si estenderanno per gran parte anche nel rione di Piccianello. Il Parco del campo inoltre avrà anche degli spazi sportivi interrati, aree verdi e parcheggi eco-sostenibili.
Fino a questo punto dunque tutto bene, anche perché chi non sarebbe d’accordo alla realizzazione di una simile area green che non farebbe altro che arricchire i polmoni verdi di Matera. Dando però uno sguardo più approfondito al progetto salta fuori qualche problema. La realizzazione del parco del campo infatti, come dice il nome stesso, andrà realizzato al posto dello storico campo sportivo di Matera dedicato a Franco Salerno. Il Parco del campo dunque dovrebbe sostituirsi alla celebre architettura sportiva – monumentale degli anni ‘30 che ovviamente dovrà essere delocalizzata e posizionata in una zona ancora da definire nell’area periferica della città.
A quanto pare da alcune indiscrezioni proprio in queste ore il programma per la realizzazione del parco del campo viene dibattuto in commissione comunale e ovviamente considerando i tempi e l’immane lavoro per la delocalizzazione e la ricostruzione di un nuovo campo sportivo delle dimensioni di quello esistente richiederà un’opera edilizia imponente e dai tempi sicuramente lunghi. Ed è pur vero che a Matera manca in tutti i sensi la vera “eccellenza “ calcistica da un po’ di anni, ma vedersi privare dello stadio ha suscitato come minimo qualche perplessità non solo da parte degli appassionati dell’edilizia storica di Matera ricordiamo infatti che un’opera l’architettura del 1934, ma soprattutto dai tifosi biancoazzurri che sostengono i colori della propria squadra e non sono disposti per nessuna ragione al mondo a vedersi privati dello stadio.
Oltre al fatto che sarà difficile abituarsi all’assenza di un luogo quale lo stadio comunale con i suoi 7490 posti a sedere e che originariamente fu chiamato “Campo degli sports”. Poi nel dopoguerra venne intitolato Stadio XXI Settembre per ricordare proprio il 21 settembre 1943, data dell’insurrezione di Matera contro le truppe tedesche e la strage di materani compiuta come rappresaglia dai nazisti.
Ma tornando a tempi più recenti nel 2001 lo stadio venne dedicato a Franco Salerno, indimenticato presidente del Matera calcio che conquistò la Serie B nella mitica stagione 1979-80. Sembra ancora di sentirli i cori di gioia ed esultanza dei tifosi nel giorno della vittoria.
E fu proprio dopo quella promozione, che lo stadio fu ristrutturato, con la costruzione delle due curve e della gradinata intervenendo su precedenti aggiunte come la tribuna del 1951 e gli spalti del 1968. Insomma è uno stadio legato a tanti momenti e ricordi di vita e di sport che ciascun materano custodisce gelosamente nel proprio cuore insieme al ricordo dei campioni del calcio che non ci sono più, un’emozione che si tramanda di padre in figlio da almeno tre generazioni e non è un caso che i colori bianco azzurri, oggi più che mai, sono i colori del cielo.

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