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MATERA CELEBRA IL “GIORNO DELLA MEMORIA”

Presenti le autorità istituzionali, religiose e militari, si sono svolte le commemorazioni del 27 Gennaio

Con le struggenti note del compositore John Williams, autore della celeberrima colonna sonora del film Schindler’s list, ha preso il via a Matera la giornata della memoria. È stato un momento di profonda commozione e tutti quanti si sono fermati per un attimo a riflettere sugli orrori perpetrati contro il popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale.
A volere fortemente questa celebrazione esemplare per la ricorrenza della giornata della memoria è stato il prefetto di Matera Sante Copponi che ha poi ottenuto la collaborazione di altri autorevoli rappresentanti delle istituzioni, delle forze armate, dei volontari di Matera 2019 e del personale dirigente scolastico e di tantissimi insegnanti, ma soprattutto hanno risposto alla sua chiamata tutti gli studenti materani che faranno tesoro degli insegnamenti che scaturiscono dal ricordare e dal condannare la tragedia dello sterminio razziale
E infatti gli studenti materani, moltissimi dei quali collegati in streaming per via delle misure anticovid, hanno ricordato le vicende storiche della persecuzione degli ebrei e poi con un pennarello e un semplice pezzo di cartone raffigurante i volti delle tante donne e uomini e bambini e anziani sterminati dalla furia assassina dei nazisti, hanno scritto “Noi non dimentichiamo”.
E la giornata della memoria si diceva deve essere un indimenticabile momento. Era il 1943 e l’armata rossa faceva irruzione nel campo di concentramento di Auschwitz e l’orrore che si manifestò agli occhi dei soldati russi sarebbe stato da quel momento in poi un’agghiacciante testimonianza di milioni di uomini donne bambini anziani persone esseri viventi che per il solo fatto di essere ebrei venivano sistematicamente sterminati e i loro cadaveri accatastati e profanati.
<> lo hanno detto in coro le nuove generazioni e i tanti studenti materani che oggi hanno imparato e si faranno portatori di questo messaggio fondamentale tramandato nel corso degli anni e scritto in maniera indelebile con il sangue di altri esseri umani.
È toccato poi alle autorità presenti esprimere un loro pensiero sul giorno della memoria.
<<Il mio è un particolare messaggio rivolto ai bambini, agli studenti, ai più piccoli – ha detto il Sindaco Bennardi – affinché non possano dimenticare e contribuiscano nel loro piccolo sin da ora a combattere ogni forma di disuguaglianza, di bullismo, di prepotenza e soprattutto di offesa al più debole. E poi il Sindaco ha ricordato le parole di Papa Francesco: <>. Dei 250mila soldati Italiani internati nei campi di concentramento ben 60 mila non sono mai ritornati. Ha ricordato il Sindaco che poi ha concluso con le parole di Anna Frank
<>.
Ha fatto seguito l’intervento del Presidente della Provincia Piero Marrese: << Dovremmo visitarli tutti i campi di concentramento per capire che cosa è accaduta in quei luoghi simbolo di barbarie di uomo contro uomo. Il monito per le nuove generazioni ha concluso Marrese deve essere Guardare al futuro in maniera diversa. Quindi la Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale di Matera Tiziana Di Noia: <>.
È stata poi la volta del Prefetto di Matera Sante Copponi che ha detto <>.
Ha fatto seguito il Vescovo di Matera Antonio Giuseppe Caiazzo: <>
Ma Matera ha da sempre una ragione in più per celebrare la giornata della memoria. I Sassi infatti custodiscono nel loro scrigno antico, nel loro cuore millenario la più antica sinagoga d’Europa. E così allontanandoci per un attimo dalle voci dai suoni dai clamori di tantissima gente impegnata a ricordare e a far rivivere quei momenti tanto drammatici perché non si ripetano mai più, siamo tornati per un attimo nel silenzio nel profondo di quella grotta nel cuore dei sassi dove tantissimi anni fa e fino al 1500 risiedeva una piccola comunità di ebrei e lì dentro su quell’altare in roccia per l’esposizione e la lettura della Torah (Tevà) e il bagno rituale (Mikveh) per la prima volta nella storia d’Europa quelle donne e quegli uomini ho trovato una rifugio umile ma sicuro e accogliente per le proprie anime.

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