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QUIRINALE, MOLES TRA I PRIMI 10 PIÙ VOTATI, ANCORA 6 PREFERENZE PER IL SOTTOSEGRETARIO

Per tre giorni di seguito il forzista raccoglie le simpatie dell’Aula nei diversi scrutini per l’elezione del Presidente della Repubblica


POTENZA. Anche la terza giornata di votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica si chiude con una fumata nera. Rispetto alle due precedenti, però, scende il numero delle schede bianche (412) e contemporaneamente salgono alcuni “candidati”, in particolare il capo dello Stato uscente, Sergio Mattarella, che ottiene 125 preferenze, un balzo in avanti notevole rispetto al giorno precedente (39). A ruota segue l’ex deputato di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto, a grande sorpresa votato da 114 grandi elettori, ben oltre i 61 di cui dispone il partito di Giorgia Meloni.

Anche ieri però c’è stato un nome lucano tra i più votati, quello del Sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles. Dopo il primo scrutinio in cui ha raccolto 2 voti, poi triplicati nel giro di 24 ore con ben 7 preferenze ieri Moles ha potuto contare su altri 6 voti. Col risultato di ritrovarsi tra i 10 più votati a pari merito con Marco Cappato e Clemente Mastella. Superando questa volta di una preferenza il presidente del Consiglio Mario Draghi con 5, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri 4, Elisabetta Belloni 3. Tra i votati anche il giornalista Bruno Vespa con 2 preferenze, ma anche l’ex campione del mondo con l’Italia nel 1982, Marco Tardelli, il cantautore Claudio Baglioni e l’ex candidato sindaco di Roma per il centrodestra, Enrico Michetti.

È chiaro però che in questo momento dove manca la sintesi tra i partiti le preferenze vengono certamente espresse sulla simpatia. Anche se va ricordato che da giorni il leader di FI Berlusconi, pur avendo fatto un passo di lato per la sua candidatura, ha ufficializzato di volere un presidente che questa volta sia espressione di centrodestra.

Ma nonostante la raccomandazione del Cavaliere per Moles le speranze di giungere al Quirinale sono molto lontane. I voti al Sottosegretario Moles potrebbero essere quelle del gruppo dei forzisti lucani che certamente in lui rivedono la figura di un leader. Tra le preferenze per Moles potrebbe esserci anche quella del governatore lucano Vito Bardi, chiamato a Roma insieme al presidente del Consiglio lucano Cicala e il capogruppo del Pd Cifarelli, a svolgere il ruolo di grande lettore per le regioni.

La giornata decisiva potrebbe essere quella di oggi, il voto sarà nuovamente alle 12 ma, essendo la quarta votazione, i voti necessari saranno la maggioranza più uno, ovvero 505. È dunque ancora una situazione di stallo, con la difficoltà di tutti i leader di partito di poter garantire in questa fase la compattezza dei propri gruppi . Allo stesso tempo sembra resistere la volontà dei leader di non andare subito allo scontro in Aula.

E continuano a susseguirsi incontri, vertici e faccia a faccia.


 

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