ALTIERI CHE FIGURACCIA!
Il Tribunale rigetta l’istanza del candidato sindaco di Scanzano Jonico eletto e mai proclamato. Per i giudici era incandidabile e la procedura corretta
POTENZA. Mario Altieri, almeno per ora, non sarà sindaco di Scanzano Jonico. Il Tar per la Basilicata ha respinto il ricorso presentato dallo stesso, che lo scorso 7 novembre aveva vinto le elezioni comunali a Scanzano Jonico nella tornata elettorale straordinaria per i comuni sciolti per mafia, ma non era mai stato proclamato sindaco in quanto “incandidabile”.
Il ricorso di Altieri trae origine proprio dalla mancata proclamazione, da parte dei presidenti di sezione, i quali a 24 ore dal voto furono avvisati dalla Prefettura di Matera, per il tramite della Commissione elettorale circoscrizionale, che Altieri non sarebbe stato candidabile e quindi eleggibile. Prima della proclamazione ufficiale degli eletti la Prefettura di Matera ha chiesto il casellario Giudiziario degli eletti.
Da quello di Altieri emergeva «l’esistenza tanto di due condanne per abuso d’ufficio (datate, rispettivamente,19/10/2006 e 16/11/2012), quanto di un’ordinanza di riabilitazione del Tribunale di Sorveglianza di Potenza (del 12/12/2018)».
Acquisito il Casellario la Prefettura di Matera ha fatto partire una richiesta al Tribunale di sorveglianza per ulteriori chiarimenti. per comprendere se fosse avvenuta la riabilitazione.
«Dal risconto istruttorio, è emerso che il provvedimento riabilitativo de quo non ha interessato la condanna per abuso d’ufficio del 16/11/2012» motivo che ha portato la Commissione elettorale a riscontrare l’esistenza a carico di Altieri di una causa di incandidabilità spiega nella sentenza il Tar.
Procedura che il Tribunale amministrativo, nella Camera di Consiglio presieduta da Fabio Donadono, ha ritenuto corretta precisando che «la scelta di acquisire, nel corso delle verifiche esperite, anche il parere del Tribunale di Sorveglianza di Potenza in merito alla chiarificazione della portata della pronunciata ordinanza di riabilitazione, lungi dall’essere stricto iure censurabile (non constando preclusioni di sorta alle modalità di espletamento dell’attività amministrativa funzionale all’accertamento delle cause di incandidabilità), si presenta piuttosto espressione di apprezzabile scrupolo istruttorio, giustificato dall’oggettiva rilevanza socio-politica della valutazione in fieri».
Non solo. Per il Tar «è da escludere l’ipotizzata tardività». Motivi che hanno portato a respingere il ricorso di Altieri ritenendo regolare la procedura adottata per la mancata proclamazione. Inizialmente Altieri ha sostenuto che la sua elezione andava proclamata, salvo poi eccepire nelle sedi opportune sulla presunta incandidabilità.
Appresa la notizia Altieri – che è già stato sindaco di Scanzano Jonico in altri due periodi – ha annunciato che presenterà ricorso al Consiglio di Stato: «Siamo fiduciosi del ricorso presentato al Tribunale Civile di Matera». L’incandidabilità e quindi la mancata proclamazione di Altieri – difeso al Tar dall’avvocato Agostino Meale e in sede penale dall’avvocato Livia Lauria – continuerà ad essere oggetto di sentenze del Tribunale.
Infatti lo stesso ha presentato istanza anche al Tribunale civile di Matera, contestando la pronuncia del Tribunale di Sorveglianza, a cui lui sembrerebbe che prima di candidarsi si sia rivolto per la certificazione di piena riabilitazione delle condanne pregresse. L’udienza a Matera è fissata per il prossimo 9 febbraio. Dopo le elezioni dello scorso novembre, Scanzano Jonico, Comune sciolto per mafia nel dicembre 2019, è guidato da un commissario prefettizio.