POTENZA, ORA È NOTTE FONDA

NON BASTA LA CURA ARLEO CHE SE LA PRENDE COI GIOCATORI. AL VIVIANI FINISCE 3 A 1 PER L’AVELLINO: SEMPRE PIÙ ULTIMI

Un Salvatore Caiata mortificato e in lacrime è quello che si è presentato in conferenza stampa dopo la partita contro l’Avellino che ha decretato l’ennesima sconfitta dei rossoblu in questo campionato.

Al termine del match i tifosi lo hanno invitato ad andarsene e sembra proprio che questa volta il presidente abbia colto l’invito. In sala stampa, infatti, tra le lacrime ha affermato: «Sono stati cinque anni meravigliosi, nel bene e nel male, perché quando si ha un rapporto così forte e viscerale bisogna viverlo così e bisogna avere anche la capacità di capire quando è il momento di uscire di scena.

È questo il momento perché per me è una sofferenza troppo forte. È vero siamo ultimi in classifica, ma io sono orgoglioso di aver condotto sempre con serietà, onestà una società che in cinque anni ha dato lezione di stile, educazione, a tutta Italia.

Abbiamo portato la nostra piccola città al centro dell’attenzione nazionale con iniziative di solidarietà e di socialità. Abbiamo fatto bene, abbiamo vinto e abbiamo anche perso, come stasera, però speravo che fossimo andati avanti e nonostante ultimi in classifica, nonostante gli sforzi, nonostante tutto quello che stiamo facendo, non ha senso.

E io non sono capace di proseguire e visto che ormai mi pare assodato che venga considerato io il problema non posso sentire offendermi come mi sono sentito offeso questa sera perché i risultati sono una cosa, la gestione e la serietà è un’altra cosa».

«Stasera (ieri sera per chi legge) mi dimetto da presidente per cui lascio nelle mani di Michele Falasca che sono mani sapienti mani d’oro, le sue come tutti gli altri dell’associazione. Non sono in grado di dare di più». Il presidente Salvatore Caiata lascia tutto nelle mani dell’associazione “Potenza 1919” che ora dovrà gestire questa incresciosasituazione in un momento molto delicato per la squadra.