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IL PD ATTACCA: «CERTIFICATO IL FALLIMENTO»

Per La Regina «è uno scontro tra bande». Pittella tuona: «Hanno ammesso la disfatta di Bardi»


L’ANNUNCIO DELLA LEGA DI UNA VERIFICA POLITICA NELLA MAGGIORANZA SCATENA L’OPPOSIZIONE


POTENZA. I mal di pancia interni alla maggioranza di centrodestra in Regione Basilicata aumentano giorno dopo giorno ma la necessità di rilanciare l’azione di governo è evidente. Il rimpasto di Giunta atteso dalla seconda metà dello scorso anno considerato il rimedio per tutti i mali in realtà tarda ad arrivare. Le crepe tra i partiti della coalizione e le varie anime hanno creato un impasse con difficile soluzione.

Dopo il voto nella Capitale per l’elezione del presidente della Repubblica, toccherà al governatore lucano Bardi porre rimedio allo stallo amministrativo in cui si trova la Regione Basilicata. Non solo per le note vicende politiche ma anche burocratiche (come spiegheremo nell’articolo della pagina che segue ndr.).

Dopo le numerose interlocuzioni romane di Bardi con i vertici di diversi partiti toccherà quanto prima dare avvio al tanto atteso cambiamento. Ormai a chiederlo non sono manco più i cittadini ma gli stessi partiti. In ordine di tempo a chiedere un cambio di passo è la Lega che ha deciso di dare avvio «ad una verifica nella coalizione che ha vinto le elezioni del 2019». Le iniziative politiche che saranno messe in campo saranno illustrate lunedì prossimo in una conferenza stampa. Lo annunciano in una nota ufficiale i dirigenti della Lega che senza mezzi termini ricordano al governatore lucano che: «Il difficile momento che famiglie ed imprese stanno vivendo non ci consente di tirare a campare e di affidarci a giochi di palazzo».

Nelle scorse settimane l’approvazione del Piano strategico regionale aveva sicuramente messo in rilievo alcune spaccature all’interno dell’area del Carroccio lucano. Tanto da portare i leghisti a minacciare di non voler votare il Psr atteso da ben due anni. Prima del prossimo Consiglio regionale Bardi dovrà certamente fare sintesi con i vertici di maggioranza puntando a trovare una soluzione per l’atteso rimpasto.

La Lega punterebbe al terzo assessore da affiancare a Fanelli e alla Merra, in cambio di una possibile rinuncia della Presidenza del Consiglio data la scadenza di Cicala. Ipotesi, questa, ancora tutta da valutare, considerato che i giochi sono in corso. La situazione di crisi che vive la maggioranza e che ormai si trascina da tempo, e che non è più un semplice vociferare ma si è mostrata in modo del tutto palese ed evidente, preoccupa l’opposizione. «La Lega di Basilicata ammette fallimento del governo Bardi, di cui fa parte ».

A tuonare con tweet è il consigliere regionale del Partito democratico Marcello Pittella che aggiunge come sia «Giusta la richiesta di un cambio di passo». Pittella non tralascia un commento sulla possibilità, che prende piede ormai da giorni, di un confronto anche con le forze che non compongono attualmente la maggioranza. Ma Pittella mette in chiaro subito: «No perimetro ampio senza progetto politico.

È errore rincorrere maggioranza senza idee». Insomma, per l’ex governatore una maggioranza nuova senza un progetto politico serio è impensabile. Ma uscire dall’impasse amministrativo resta la priorità, tanto che in fine sprona tutti: «Ci si rimbocchi le maniche».

A fare eco alle parole di Pittella è il segretario regionale del Pd di Basilicata Raffaele La Regina che preoccupato sul futuro della Basilicata in un cinguettio sottolinea come: «Mentre il tempo scorre su Pnrr, transizione, lavoro, cultura, in Basilicata il cdx è impegnato nello scontro fra bande. La Lega apre ufficialmente la crisi politica. Una maggioranza non in grado di rappresentare i lucani e, fino in fondo, nemmeno capace di rappresentare sé stessa». L’allarme è stato lanciato, bisogna solo comprendere come reagirà Bardi.


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