IMPRESE: NUOVE COMPETENZE CON IL PROGETTO “INCHUBATORI”
Promosso da Regione, Sviluppo Basilicata e Unibas punta a superare la fase condizionante della pandemia e riprendere un percorso di sviluppo
Gli obiettivi, i percorsi di ricerca – sperimentazione e le fasi di attuazione del progetto IncHUBatori – promosso da Regione Basilicata e da Sviluppo Basilicata con il supporto scientifico dell’Università degli Studi della Basilicata e l’accompagnamento fornito dalla Fondazione Giacomo Brodolini S.r.l., tra i maggiori esperti in materia di innovazione a livello nazionale ed internazionale – sono stati presentati ai giornalisti e agli operatori dell’informazione in un incontro presso il Dipartimento Attività Produttive alla presenza del direttore generale del Dipartimento Canio Alfieri Sabia, Gabriella Megale, amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Raffaele Paciello rappresentante Fondazione Brodolini e Michele Greco pro-rettore Unibas.
Il Progetto che segue una rimodulazione di un precedente progetto per rispondere in maniera più efficace alle esigenze post-pandemia delle imprese – ha detto il direttore generale Sabia – segna l’avvio di una nuova fase di lavoro per accompagnare le imprese al rilancio e alla competitività sui mercati. Dopo gli aiuti e i sostegni in questi anni della pandemia intendiamo procedere oltre l’emergenza rinnovando la concertazione tra Regione, centri di ricerca, Unibas ed imprese con il coordinamento di Sviluppo Basilicata.
Lavorare insieme rappresenta uno dei valori primari del percorso progettuale costituito dalla necessità di accompagnare le imprese non solo nell’ambito tematico per le quali saranno selezionate (azione verticale), ma anche in un processo di reciproca contaminazione (trasversale). E a proposito di innovazione e ricerca il direttore ha ricordato lo stato di attuazione dei progetti ammessi a finanziamento su due Avvisi Pubblici regionali per sostenere l’innovazione e la ricerca industriale l’Avviso “Pubblico per il sostegno alla creazione e sviluppo dei cluster tecnologici e alla realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo” (Avviso Cluster) e l’Avviso Pubblico “Progetti Complessi di Ricerca e Sviluppo” (Avviso CORES) .
I progetti candidati sono stati valutati da due Commissioni di valutazione: 10 sono i progetti selezionati per un investimento complessivo di circa 27 milioni di euro ed un contributo pubblico di circa 18 milioni di euro a valere sull’Asse 1 – “Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione” del POR FESR e del POC Basilicata 2014/2020. I progetti finanziati ai partenariati costituiti coinvolgeranno 77 piccole e medie imprese, 3 grandi imprese, l’Università di Basilicata e gli enti di ricerca operanti sul territorio (Istituti del CNR, ENEA, ALSIA, CREA e Consorzio Train). Paciello (Fondazione Brodolini) ha evidenziato che lo scopo fondamento è quello di introdurre un modello e un metodo innovativi da sperimentare entrambi attraverso la partecipazione di 30 aziende da individuare in tutte le aree regionali che saranno oggetto di una specifica suddivisione in gruppi di lavoro. Tre gli ambiti progettuali al fine di avviare la sperimentazione mirata rispetto alle esigenze emerse in fase di analisi: digitalizzazione; trasferimento tecnologico e Startup; accesso alle catene del valore e internazionalizzazione.
Il pro-rettore Greco ha riferito che il ruolo dell’Unibas, anche attraverso un Ufficio dedicato, è di affiancamento alle imprese e di contributo all’accrescimento del trasferimento tecnologico in questo momento storico del Paese. Mettiamo a disposizione del “brand imprese lucane” il nostro “brand” di ricerca, consulenza, rete internazionale, evidenziando i diversi cluster regionali individuati: Aerospazio; Automotive; Bioeconomia; Energia; Industria culturale e creativa; Turismo.
Nel riferire che il Gruppo di lavoro insediato in Sviluppo Basilicata terrà il primo incontro operativo per delineare le tre parole d’ordine del Progetto (sapere, fare, innovare) e che le iscrizioni-candidature delle imprese sono aperte da oggi sul sito istituzionale (www.sviluppobasilicata.it), l’amministratore unico Megale ha riassunto la mission. IncHUBatori intende definire un modello di intervento multidimensionale, finalizzato ad accrescere la competitività delle micro, piccole e medie imprese presenti in Basilicata attraverso azioni che mirino a: favorire la trasformazione dei processi produttivi del territorio regionale verso la digitalizzazione; supportare la creazione di un ecosistema dell’innovazione per la collaborazione tra sistema della ricerca e tessuto imprenditoriale; sviluppare la connessione internazionale del sistema delle imprese del territorio; integrare e connettere le catene e le filiere di fornitura e sub-fornitura di componenti, lavorazioni e servizi; diffondere la cultura digitale al fine di elevare conoscenze e competenze tecnologiche, anche attraverso la qualificazione e riqualificazione delle risorse umane; supportare e valorizzare nuovi modelli di business, anche in relazione al processo di “servitizzazione” della manifattura e la creazione e sviluppo di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico.
Il progetto – ha aggiunto – è un percorso di accelerazione dei processi di digitalizzazione, innovazione e internazionalizzazione del sistema produttivo delle imprese lucane al fine di capitalizzare le esperienze realizzate fino a questo momento in Basilicata nell’ambito degli Incubatori, raccogliere e valorizzare le specificità e i fabbisogni delle imprese lucane attraverso una nuova formula più dinamica e creativa.
La nostra ambizione – ha concluso Megale – è di contribuire a realizzare dei “dimostratori” di percorsi virtuosi in grado di trasmettere fiducia tra i nostri titolari di impresa con i piedi ben saldi nel terreno delle sfide attuali per costruire il futuro.