VIGGIANELLO PIANGE IL SUO SINDACO STORICO, SI È SPENTO A 90 ANNI ALESSIO BONAFINE
Il ricordo: «Per i democristiani se ne va un uomo buono e mite ma soprattutto un vero combattente politico»
DI PEPPINO MOLINARI*
Ieri mattina all’età di 90 anni si è spento Alessio Bonafine storico sindaco di Viggianello per 25 anni, presidente della Comunità Montana Alto Sinni e componente dell’Asl di Lagonegro. Uomo del popolo è stato un esponente di spicco della Democrazia Cristiana nella valle del Mercure ed ha fatto parte degli organismi provinciali e regionali del partito.
Alessio è stato per tanti di noi democristiani un amico caro che ha amministrato con trasparenza, promosso e difeso gli interessi della comunità di Viggianello. Forte è stato il suo impegno negli anni 50-60 a realizzare opere di civiltà, a dotare Viggianello di reti idriche e fognanti, una rete viaria ed a promuovere opere di civiltà nelle sue tante frazioni ad iniziare da Pedali dove era nato e risiedeva.
Si è adoperato affinché Viggianello fosse dotato anche di scuola superiore come la ragioneria. È stato promotore, protagonista con altri sindaci e dirigenti Dc della istituzione del Parco Nazionale del Pollino.
Nell’agosto 1958 da sindaco fu un artefice dell’ottava festa nazionale della montagna a piano di Ruggio dove fu inaugurato il rifugio De Gasperi alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Ferrari Agradi e del Ministro Colombo.Aveva intuito che lo sviluppo dell’area era legato alla valorizzazione e difesa delle risorse ambientali condizione necessaria per promuovere il turismo così come è accaduto negli anni successivi.
Alessio ha fatto parte di quella generazione politica che ha servito il proprio paese, pur tra tante difficoltà, con generosità ed amore cercando di trovare sempre una soluzione a tutte le problematiche. Viggianello, la valle del Mercure, la comunità del Pollino ma tutta la Basilicata devono molto ad Alessio Bonafine.
Quella era una classe dirigente che si è rimboccata le maniche in anni difficili ed ha ricostruito i nostri paesi non solo fisicamente ma anche dal punto di vista sociale, accettando la scommessa di restare sui nostri territori per dare una speranza soprattutto alle nuove generazioni». Per i democristiani se ne va un uomo buono e mite ma soprattutto un vero combattente politico.
*GIÀ ONOREVOLE