MARATEA PER “PIAZZA POSTIGLIONE” SUCCESSO DEL CONVEGNO A SCUOLA
Si è discusso pure della sentenza che nel ‘76 liberalizzò l’etere
POTENZA. È ufficialmente nata a Maratea piazzetta Nino Postiglione. La perla del Tirreno rende così omaggio ad una fetta importante della storia radiotelevisiva del mezzogiorno. Una cerimonia sobria, ma ricca di emozioni che il sindaco Daniele Stoppelli ha voluto con forza per lanciare un messaggio alle nuove generazioni sull’onda di chi, per oltre 40 anni, è stato il timoniere dell’etere e un pioniere autentico dalle mille battaglie che sapeva correre sui “fili” delle frequenze e dell’allora avveniristico mondo delle comunicazioni con lo stile dei grandi navigatori che sanno vedere oltre l’orizzonte e al di là delle stelle.
«C’è stata, innanzitutto, la volontà di rimarcare i principi della sentenza della Corte Costituzionale del luglio 1976 che ha evidenziato il limite invalicabile dei principi di uguaglianza e del diritto della comunicazione, – spiega il primo cittadino marateota – tale sentenza ha fatto superare un momento buio della storia d’Italia ed ha consentito alle radio libere locali di poter emettere liberamente mentre prima erano tacciate come “pirata”.
Quindi è questo un momento di libertà e di garanzia costituzionale che va ricordato». «Nella regione Basilicata noi abbiamo avuto un pioniere di questa attività che è stato Bonaventura Postiglione, il quale è stato il primo, nel 1973, a fare “Radio diffusione”, poi diventata “Radio Potenza Centrale”, in cui ha sempre difeso il diritto d’informazione -aggiunge Stoppelli-.
È stato un giornalista, un imprenditore, un proprietario della “Potenza Calcio”, legato moltissimo alla nostra regione alla quale ha dedicato moltissimo del suo tempo, quindi un ricordo è a tutti gli effetti doveroso alla persona, all’impegno e al significato di Nino Postiglione» In merito, poi, al messaggio da lanciare alle nuove generazioni per non dimenticare questa battaglia importante dell’informazione, Stoppelli aggiunge: «Noi siamo orgogliosi di essere il primo Comune che ha voluto rimarcare l’importanza e il significato della sentenza della Corte Costituzionale ma, soprattutto, valorizzare la vita di Nino Postiglione perché con il suo esempio in difesa del diritto di informazione siamo noi la prima regione in Italia che si è battuta per riconoscerne tale diritto».
A scoprire la targa della piazzetta dedicata a Nino Postiglione, fondatore di “Radio Potenza Centrale” la più grande emittente del sud Italia, la moglie Palma Ida Tortorelli, compagna non solo nella vita ma anche nelle lunghe battaglie. «Sono felice – afferma – perché c’è stato questo riconoscimento, ma non della persona in quanto tale bensì dell’idea.
Un’idea di libertà che è partita più di quarant’anni fa. Un bel riconoscimento, tra parentesi, fatto nella sua regione, fatto qui a Maratea: luogo che lui adorava. Così come sono felice del riconoscimento avuto a Varese. Purtroppo lui non c’è più, però noi qui lo ricordiamo, ne ricordiamo i combattimenti che si sono fatti per essere adesso qui e poter manifestare liberamente, attraverso l’etere, quel messaggio che magari prima non si riusciva a far passare».
A ereditare il timone di una comunicazione libera, di quella che è stata per anni la palestra di idee, formazione e informazione in un mondo sempre più aperto alle sfide del tempo i figli Antonio e Giuseppe Postiglione che con ammirazione ed entusiasmo hanno ricordato la figura del padre: «Sono tante le soddisfazioni e questa di oggi ne è una – afferma Antonio Postiglione – ma, soprattutto, tanta è la responsabilità di dirigere delle testate giornalistiche che, fra una cosa e l’altra, fanno informazione e, quindi, bisogna cercare di tenerla il più libera possibile. Un ruolo di responsabilità ma, ovviamente, anche un grande onore a continuare un’attività come questa».
“Radio Potenza Centrale” continua a mandare ancora messaggi importanti sul territorio, la comunicazione di prossimità resterà sempre un cavallo di battaglia e «non a caso – continua Antonio Postiglione – sulle ali di quello che doveva essere il ruolo della nostra emittente e delle testate giornalistiche conserviamo ancora, per molte ore al giorno, la diretta. Non solo una radio musicale, quindi, ma un canale in cui ci temiamo a mantenere l’interazione con il pubblico: una radio social, come si suol dire». Insomma: «“Radio Potenza Centrale” continua ad essere “una potenza di radio”.
Potremmo ascoltare il jingle storico che tutt’ora va in onda sulle nostre frequenze ogni 20 minuti». L’altro figlio, Giuseppe Postiglione, considera quello di oggi «un momento importante sia per i cambiamenti che attraversa la comunicazione, sia anche per ricordare non soltanto un uomo bensì l’orgoglio di una famiglia intesa “stricto sensu” ma anche come comunità di informazione libera, delle radio private che hanno potuto vedere attraverso il sacrificio e le battaglie di Nino Postiglione l’etere liberalizzato».
«Quindi oggi è decisamente un giorno importante – continua l’editore – non a caso proprio a Maratea, luogo al quale era molto legato e in cui volle una sede della televisione. E proprio di fronte a quella sede è stata inaugurata una piazza a suo nome ». «La primavera arriva in anticipo – conclude – così come le parole di Nino Postiglione volavano veloci nell’etere, oggi potranno trovare un luogo fisico che, in maniera imperitura, rimarrà per ricordare quel sentimento, quel periodo e quelle battaglie di libertà».
Nino Postiglione è stato ricordato da tutti per la sua capacità di creare, con il suo ingegno innato, un collegamento dal nulla e di mettere in piedi anche con pochi mezzi e grazie a quei suoi magici mille colorati fili che si portava dietro una diretta radio in men che non si dica. In anni dove vigeva il Monopolio della Rai sulle trasmissioni Radio.
Eppure, con il tempo, Nino Postiglione ricordato da tutti come l’Istrione ha dato vita ad un vera e propria battaglia , mixando mestiere e intelligenza raffinata, accompagnate da passione vera e amore viscerale per la comunicazione e la sua terra. Un impegno che la Rea (Radio Televisioni Europee Associate), presieduta da Antonio Diomede, che raggruppa ben 420 RadioTv in tutta la Penisola, dopo un’attenta indagine conoscitiva, riconosce alla Basilicata un primato, erroneamente attribuito a Radio Milano International, nel 2006, di aver avuto il primo pioniere dell’etere.
«Qui a Maratea, hanno intitolato una bella piazzetta alle radio libere nel ricordo di Nino Postiglione. Noi dell’associazione – evidenzia Tonino Luppino, Consigliere Nazionale Rea – abbiamo scoperto con una dettagliata indagine conoscitiva che la primogenitura alla libera informazione appartiene a Nino Postiglione che già trasmetteva nel 1969, quindi è il primo in assoluto che inondava con la sua splendida voce la città di Potenza».
La giornata è stata l’occasione non solo per inaugurare la piazza intitolata a Nino Postiglione, individuata anche in un punto strategico di Maratea. Ma si è avuto modo con un convegno al MaraCongress con la partecipazione di rappresentati istituzionali e le ultime classi delle scuole superiori di far rivivere non solo l’uomo ma le idee di comunicazione e libertà che hanno portato ad essere Nino Postiglione il primo pioniere dell’etere. Importante l’intervento dell’avvocato Franco Maldonato che ha ricordato la storica sentenza del ‘76 della Corte Costituzionale che sancì la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private. Intervento che suscitato interesse e che ha dato il via ad un prezioso dibattitto. Tra racconti di vita vissuta e aneddoti di chi lo conosceva bene non sono mancati gli interventi del mondo politico lucano.
A voler ricordare la grande figura di Postiglione l’onorevole del Pd Vito De Filippo: «Nino Postiglione è stato un antesignano e, poi, un protagonista del sistema dell’informazione della nostra regione e del nostro Paese. Ho un ricordo molto nitido di questa persona, anche nelle differenze di valutazione e di interpretazione della politica regionale: sempre serio ed incalzante, creativo ed anche simpatico nel suo modo di rapportarsi con chi era in quel momento storico responsabile delle Istituzioni regionali e del quale, probabilmente, non condivideva moltissime delle scelte ma ho trovato di fronte sempre un interlocutore affidabile e con una professionalità che fa onore alla sua storia».
«Com’è noto – continua nel suo intervento da remoto l’onorevole – la toponomastica nei nostri paesi è un po’ un’enciclopedia della nostra storia laica locale, quindi è molto bello che una comunità abbia deciso di dedicare permanentemente ad una persona dal profilo così interessante una piazza. Complimenti all’amministrazione di Maratea per questa scelta, a mio parere molto oculata. Chi passerà da lì negli anni a seguire si chiederà cos’è stata l’informazione libera in questa regione, chi era Nino Postiglione e, probabilmente, potrà ricavare da questa storia apprezzamenti ed insegnamenti anche per il futuro».
Non ha fatto mancare il suo contributo, il vice presidente del consiglio regionale Mario Polese che, ricordiamo, è stato tra i primi firmatari della mozione approvata in consiglio per intitolare al pioniere dell’etere la saletta mediforum di via Verrastro: «Le radio libere sono un presidio di democrazia per cui – ritiene fermamente Polese – l’importante iniziativa di oggi è preludio di altre ancora, un momento doveroso di ricordo ma, anche, di insegnamento perché penso che, in momento come questo, rafforzare i concetti di partecipazione e di libertà di espressione sia fondamentale ed essenziale ».
Diversi i centri lucani, dopo le innumerevoli iniziative nazionali, che ad oggi hanno raccolto l’invito della Rea di individuare dei luoghi simbolo per incoraggiare il ricordo delle radio libere e di Nino Postiglione. Maratea, infatti, è stata solo la prima ad inaugurare una piazzetta nel nome dell’istrione lucano, sono diversi i comuni lucani già attivatisi. All’appello manca però la città di Bonaventura Postiglione, Potenza.
Ma a lanciare un appello al Comune del capoluogo, proprio partecipando alla manifestazione in ricordo di Postiglione dopo aver presentato anche una mozione con altri colleghi, è stato il consigliere Vincenzo Telesca: «È stata presentata una mozione sull’intitolazione di un luogo simbolo nella città per Nino Postiglione, seppure ancora ferma perché sono bloccate le trattazioni di tutte le mozioni in Consiglio.
Avevamo scelto di intitolare la rotonda nei pressi del luogo Bar tazza d’oro da cui lui quotidianamente partiva per agire e dare il suo servizio di informazione a tutti i cittadini. Purtroppo ad oggi è ancora tutto fermo, l’amministrazione di Maratea, invece, ha dato seguito a questa intitolazione dando anche lustro a questo personaggio che tutti noi conosciamo e ricordiamo come una persona sempre presente sul territorio e che coinvolgeva continuamente il pubblico nei fatti comuni della città.
Speriamo che Potenza faccia lo stesso». La notizia dell’intitolazione della- Piazzetta all’Istrione lucano ha subito suscitato grande fermento. Tra i primi a commentare favorevolmente l’inaugurazione lo scrittore e speaker potenitno Dino De Angelis che con un post social ha ricordato la figura di Nino Postiglione: «Lo definii “una voce libera nel vento”. perchè l’etere questo è: vento.
A volte porta solo un fruscio all’impatto con le foglie, ma a volte porta un senso di libertà sotto forma di parole che entrano direttamente nelle nostre case attraverso aggeggi piuttosto complessi che viaggiano su tralicci e antenne. Quella voce che si alzava forte contro le ingiustizie ha avuto oggi un riconoscimento imperituro: è diventata un luogo fisico nel quale hanno posto una targhetta con il suo nome e ciò che quel nome ha sempre rappresentato per tutta una comunità: le Radio libere.
Il Comune di Maratea oggi ha fermato un attimo eterno: ha dedicato una piazza a quell’uomo che faceva sentire la sua voce alta nel vento. Dall’aria la voce di Bonaventura Postiglione è diventata un luogo da cui non sparirà mai più. La primavera del 2022 è iniziata in anticipo e porta tutto il sapore della libertà. Ciao Nino.
Qualcuno qui ancora ti ama». Maratea dà così il la agli altri comuni lucani di accendere le luci sull’importanza di continuare a ricordare le battaglie per quella che deve essere una comunicazione libera. L’auspicio è che l’intera Basilicata possa presto illuminarsi nel ricordo di chi ha fatto di quello stile immutabile nel parlare una battaglia di vita per le generazioni future.