NELLA MAGGIORANZA PRIME RIMOSTRANZE SUL PATTO DI LEALTÀ: C’È CHI VUOLE DEFILARSI
Matera, non tutti i consiglieri condividerebbero il “diktat” sulle scelte amministrative: nuove nubi su Bennardi
MATERA. La recente presentazione ufficiale da parte dell’amministrazione Bennardi del “Piano triennale delle opere pubbliche” e la discussione su questioni come il Parco del Campo e la partecipazione di Matera al “Forum dell’acqua”, se hanno mostrato all’esterno una maggioranza compatta, stando ad alcune voci di Palazzo, avrebbero rivelato una situazione interna alla maggioranza stessa non così rassicurante né tantomeno così stabile.
A tal proposito sarebbe stato chiamato in causa ancora una volta il famoso e non del tutto svelato “Patto di lealtà” firmato dai componenti della maggioranza di Bennardi. Tale patto pare che stabilisca che su qualunque questione, prima che i consiglieri di maggioranza esprimano una loro posizione ufficiale, ci sia una “pre-decisione” intern che possa così mostrare all’esterno la medesima condivisione di idee. Provando a fare un esempio conreto. In questi giorni si è parlato dell’abbattimento del Campo sportivo di Matera per realizzare un Parco urbano.
Il gruppo del M5S che è attualmente composto da 9 consiglieri più il sindaco, seguendo gli ultimi rumors, prima di decidere sulla questione del Campo sportivo sarebbe chimato a una pre-riunione. L’esito di queasta riunione porterebbe a 4 consiglieri contrari e 5 favorevoli.
Questa disuguaglianza di voto farebbe scattare in automatico il “Patto di Lealtà”, che dal canto suo (secondo quanto stabilisce) porterebbe anche quei 4 consiglieri contrari a esprimersi a favore in una eventuale votazione, seppure essi siano del tutto contrari. Ed ecco dunque che da indiscrezioni si apprenderebbe che questa apparente “unanimità”, conseguita tramite il “Patto di lealtà”, dopo i primi risultati positivi, starebbe cominciando a creare delle piccole crepe e certe situazioni di dissidenza in seno alla maggioranza. In proposito non va dimenticato che la ex-grillina Milia Parisi, ha abbandonato il gruppo consiliare del M5S proprio contestando una simile metodologia e lo stesso in precedenza aveva fatto il consigliere di maggioranza Nicoletti del movimento “Volt” che si era rifiutato di firmare il medesimo Patto.
Ma nonostante queste crepe la maggioranza dalla sua avrebbe anche la situazione interna all’opposizione che non è delle migliori. Anche dall’altra parte si stenta a trovare una quadra su varie questioni. Ma stando alle recenti criticità politiche emerse, pare che a giorni, gli effetti dello sfaldamento del Patto di lealtà si faranno sentire e allora si vedrà se questo “accordo segreto” di maggioranza funziona davvero o nelle voci di Palazzo c’è più di qualcosa che è vero.