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TUTTI I FIGLI DEL PNRR

Il concorso lo vince il giovane figlio dell’assessore forzista Picerno, avanti pure al luminare prof. Iorio


REGIONE Busciolano costretto a lasciare per opportunità la commissione di valutazione, la Cuoco non passa


POTENZA. Regione Basilicata e incarichi: per un Avviso pubblico in scadenza, un altro, dopo non poche lungaggini, è stato ufficialmente esperito. Se nel primo caso il riferimento è a quello, in scadenza domani e riservato al personale della Regione, finalizzato al conferimento di ben 14 incarichi di posizione organizzativa, nel secondo, invece, si tratta dei 3 collaboratori «esterni» piazzati alla Struttura di missione per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) istituita presso il Gabinetto del presidente Bardi e il cui costo stimato, per 2 anni di operatività, ammonta, per ora, a 170 mila euro. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature era scaduto il 1 dicembre e dalla sua originaria nomina, avvenuta il giorno successivo, la Commissione esaminatrice ha subito 2 variazioni relativamente ai componenti.

Ad ogni modo, adesso sono state approvate le due, tante quanti i profili ricercati, graduatorie degli idonei. Ad offrire più spunti, è la “classifica” dei professionisti laureati in Giurisprudenza. Al traguardo finale, l’inaspettato ex equo: in testa con 86,875 punti, Fortunato Picerno e Vito Iorio. Il primo, però, risulta avanti perché precede il secondo per minore età. Analizzando i nomi, tra i due non c’è soltanto la differenza di età. Picerno è il figlio del forzista assessore comunale di Potenza alle Politiche sociali, Fernando, protagonista di una carriera fulminea.

Classe ‘90, diplomatosi nel 2009 e laureatosi nel 2014, anno nel quale si è iscritto all’Albo dei praticanti avvocati presso il foro di Potenza, già nel settembre del 2015, il primo “successo” a via Verrastro: vincitore di una borsa di studio della Regione Basilicata.

Poi il lancio fino all’approdo in Pubbliformez, la Scuola di formazione per la Pubblica Amministrazione, e, come recita il suo profilo, nella Struttura tecnica di Missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’Alta sorveglianza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il curriculum vitae del classe ’61 Vito Iorio, docente universitario all’Unisa di Salerno, non è da meno, anzi. L’avvocato cassazionista Iorio, è nome conosciuto in Basilicata anche perché, svolgendo prevalentemente la professione in difesa di Pubbliche Amministrazioni, lo ha fatto pure per Enti lucani. In ogni caso, quello descritto, l’ex aequo che vede Picerno precedere a Iorio, è stato l’esito a cui la Commissione esaminatrice è approdata. Entrambi, sulla carta, assunti poiché col profilo di laurati in giurisprudenza, 2 gli esterni ricercati.

A scorrere la graduatoria, sorprese e spunti non mancano. Basta soffermarsi, per esempio, al 4° posto: Giovanna Cuoco. Per la famiglia Cuoco, presidiare la “cucina” Regione è come un’occupazione fissa. Via Formez, Giovanna Cuoco già nel 2019 era sbarcata al Dipartimento regionale dell’agricoltura grazie all’incarico di collaborazione per il “Rafforzamento della capacità istituzionale ed amministrativa” del Dipartimento stesso.

Poi per l’ottuagenario padre, Leonardo, l’incarico di consigliere scientifico a lui assegnato dal pensionato presidente della Giunta regionale, Vito Bardi. Proprio in questa qualità, Leonardo Cuoco ha redatto il Piano strategico regionale, la «visione decennale» del futuro della Basilicata, che definisce i grandi indirizzi di sviluppo economico, sociale e ambientale del territorio regionale dei prossimi 10 anni.

Come da premessa del documento, hanno collaborato alla redazione dello stesso, Gianpiero Perri e Giovanna Cuoco. In più, per redigere il Piano strategico, Cuoco «si è avvalso del contributo di Territorio SpA». In realtà più che affidarsi ad una società esterna di consulenza, i Cuoco sono rimasti in famiglia: la Territorio SpA è loro. Leonardo è sia il socio di maggioranza, sia il presidente del Consiglio di amministrazione del quale gli altri due componenti sono Giovanna e Francesco.

A Giovanna, non bastava: voleva il posto nella Struttura di Missione Pnrr. Fallito però il passaggio dalla teoria alla pratica. La stessa che ha contribuito a disegnare la «visione decennale» del futuro della Basilicata, quarta e quindi fuori dal perimetro dei professionisti assunti per gestire quei fondi che dovrebbero consentire un certo raggiungimento anche degli obiettivi contenuti nel Piano strategico regionale. A meno che non si debba credere che per la Giovanna Cuoco quarta nella graduatoria in questione, si tratti di un caso di omonimia.

Per la cronaca, inoltre, a vincere l’unico posto disponibile per l’esterno laureato in Economia e Commercio, Annamaria Dapoto che con uno scarto di soli 0,625 punti ha staccato il secondo.


Ferdinando Moliterni

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