BARAGIANO: PREOCCUPA LA “CASA DIROCCATA”
La vegetazione negli anni si è impadronita del fabbricato; l’Amministrazione transenna col nastro la scalinata
Ci sono ferite nel tessuto urbano di alcuni paesi, che deturpano il paesaggio, o peggio recano disagi ai cittadini. Siamo a Baragiano paese ed adiacente ad una scalinata resa vivace da gradini colorati, si affaccia una casa diroccata e pericolante.
Si tratterebbe di una abitazione danneggiata dal sisma del 1980 e caduta poi in abbandono.
La dice lunga la vegetazione che negli anni si è impadronita del fabbricato, diventando da un lato una selva con tanto di piante rampicanti ed arbusti, ricettacolo anche di insetti ed animali, dall’altro lato invece, una ferita sempre aperta nel nucleo abitativo. Il grosso edificio si presenta con mattoni a vista e nella parte anteriore completamente scoperchiato, mentre nella porzione posteriore, a monte della scalinata, è ricoperto di vegetazione e ciò che resta del tetto è in condizioni precarie, in parte caduto.
Negli anni la situazione è andata via via peggiorando ed ovviamente il sito ha continuato a subire le incurie del tempo e le sferzate degli inverni, tant’è che nello scorso periodo invernale, le abbondanti piogge avrebbero causato il crollo di parte del tetto in legno.
L’Amministrazione ha provveduto ad apporre la segnaletica di “divieto di transito”, unitamente al nastro bianco e rosso per delimitare ed impedire l’accesso alla scalinata da entrambi i lati, anche se ad onor del vero, nel passaggio in fondo alla scala il nastro risulta strappato, mentre nella parte in cima, lo stesso nastro congiunge la transenna col divieto ad una panchina in metallo, che in questo caso assolve dunque a tutt’altra funzione, non quella del “riposo” per i passanti.
Dalle immagini si evincono, nei pressi dei “ruderi” dell’abitazione, altre case abitate ed oltretutto alcune porte hanno proprio l’accesso “su e tramite” la scalinata, per cui, stando al divieto apposto, risulterebbero inaccessibili dai proprietari.
La voce levata dal paese è unanime ed insiste su una «maggiore sicurezza del luogo, in quanto con queste condizioni, non è improbabile che un bambino non si avventuri lungo la scalinata, o un anziano non si faccia male. Ma più in generale, chiunque può incappare in situazioni di pericolo se tutta l’area resta ancora in queste condizioni».