MODELLI DI SICUREZZA URBANA SUL TAVOLO DEL COMITATO PER L’ORDINE PUBBLICO
Venosa, nel Castello si è tenuta la riunione del Prefetto con i sindaci dei 10 comuni dell’Alto Bradano
VENOSA. Si è tenuto ieri mattina presso la sala “Carlo Gesualdo” del Castello di Venosa la settimanale riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Questa è la prima riunione itinerante, fortemente voluta dal Prefetto della Provincia di Potenza Michele Campanaro che nelle prossime settimane terrà la stessa riunione in diverse zone della provincia.
Nella città Oraziana il Comitato ha trattato il delicato tema del sistema della sicurezza integrata e gli strumenti di tutela della sicurezza urbana . Il Prefetto di Potenza Michele Campanaro, affiancato dai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, ha incontrato i Sindaci dei 10 Comuni della zona dell’Alto Bradano, Banzi, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Lavello, Maschito, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Ripacandida e Venosa, oltre al Vice Sindaco del capoluogo.
Dopo il breve saluto della sindaca di Venosa Marianna Iovanni, il Prefetto ha illustrato i dati statistici sull’andamento della criminalità nel triennio 2019/2021, analizzando in particolare il trend relativo ai delitti predatori, furti e rapine dunque, sull’intero territorio potentino e più nello specifico sull’area dell’Alto Bradano.
Nel complesso, l’andamento della criminalità a livello provinciale fa registrare una flessione che, a fine 2021, si attesta al – 10,26% rispetto allo stesso periodo del 2019, anno prepandemia; nel medesimo periodo, anche le voci relative ai reati predatori registrano tutte un segno negativo (in particolare, i furti -27,73% e le rapine -6,45%).
Nei comuni dell’Alto Bradano, è di -14,91% la flessione del totale complessivo dei delitti a fine 2021, rispetto al 2019, con una punta del – 33,22% per la voce dei furti; in controdendenza è, invece, l’andamento delle rapine, con un incremento a fine 2021 del +64,28 (da 14 a 23 gli episodi registrati) rispetto allo stesso periodo del 2019, a causa di un sensibile aumento delle rapine improprie, consumate in abitazioni spesso isolate, in danno di anziani oggetto di minacce o violenza. In effetti negli ultimi mesi l’area dell’Alto Bradano, così come molte altre zone della provincia sono state interessate da diversi furti che hanno portato la comunità a sentirsi fragile e vulnerabile.
A margine dell’incontro il Prefetto Campanaro ha sottolineato che «la prevenzione ed il contrasto della criminalità diffusa restano obiettivo prioritario che deve essere perseguito con gli interventi di sicurezza urbana, partendo come stiamo facendo oggi da un’accurata attività di analisi, preordinata ad individuare aree e realtà provinciali maggiormente esposte alle tipologie di reati più ricorrenti, con dimensione capillare e, per questo, di più difficile repressione».
«In questo contesto – ha proseguito il rappresentante del Governo – sono fondamentali le sinergie interistituzionali, nella consapevolezza che le criticità rinvenibili nel tessuto dei centri urbani, anche di medio piccola dimensione come quelli dell’Alto Bradano, sono il frutto di una serie di concause e che la risposta ai fenomeni che incidono negativamente sulla sicurezza urbana non può essere affidata agli interventi di un singolo interlocutore, ma richiede stabili forme di collaborazione ».
La sicurezza integrata di cui parla il Prefetto implica un coinvolgimento sempre maggiore dei Sindaci che potenziano gli strumenti a disposizione della Polizia Locale anche in relazione all’ampliamento dei contesti nei quali questa è chiamata ad intervenire. L’attuale quadro normativo definisce, infatti, in termini sempre più cooperativi, il sistema di rapporti tra l’Amministrazione statale e le Amministrazioni locali e tra le Forze di Polizia e la Polizia locale, anche e soprattutto attraverso il rafforzamento dello scambio informativo e della collaborazione operativa.
Nel corso dell’incontro, sono state condivise riflessioni sui profili di qualificazione del concetto di sicurezza: dallo strumento del Daspo urbano, all’ampliamento del potere di ordinanza del Sindaco, per esigenze di tutela della tranquillità nelle aree interessate da fenomeni di aggregazione notturna, all’implementazione del sistema di videosorveglianza.
In chiusura dei lavori, il Prefetto Campanaro ha disposto la costituzione di un Tavolo prefettizio di lavoro per la stesura di “Patti di Sicurezza d’Area”, uno per ciascuno dei 7 ambiti territoriali individuati in provincia (capofila i Comuni di Acerenza, Lagonegro, Melfi, Potenza, Senise, Venosa e Viggiano), vocati a sede dei Comitati itineranti.