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PARCO MURGIA: IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA UN DOCUMENTO CONDIVISO

Matera, la “Commissione speciale di salvaguardia” ha riferito sui lavori effettuati da Invitalia


A inizio dell’assise Comunale il Consigliere Doria (Matera Civica) ha relazionato sul corposo lavoro svolto dalla “Commissione consiliare speciale di salvaguardia dell’altopiano della Murgia”, sottolineando che rispetto ai lavori eseguiti sulla Murgia «Non c’è una parte politica colpita e l’altra no, si è colpita una comunità e la parte lesa è il Comune. Ci aspettavamo – ha proseguito Doria – di migliorare una condizione che invece è stata peggiorata con danni irreversibili.

Solo la Natura adesso potrà porre ripari laddove non ci sono tecniche risolutive».

Doria ha poi precisato che «L’attività della Commissione salvaguardia è partita dalla legge 771 del 1986 che è una norma prevista espressamente per Matera e l’altopiano murgico».

Si è passati poi ad indicare gli esperti che la Commissione ha ascoltato in fase inquirente. In proposito le audizioni hanno riguardato: l’ex-Sindaco di Matera Saverio Acito, Lorenzo Rota il redattore del Piano del Parco Murgia, l’altro ex-Sindaco Raffello De Ruggieri la cui amministrazione avviò la discussione. Ascoltati anche i tecnici dell’azienda incaricata dei lavori, Invitalia e in particolare i componenti del Rup, Baraglio e Meligrana.

«Il Presidente dell’Ente Parco Michele Lamacchia – ha detto poi Doria – ha consegnato alla Commissione una risposta scritta e non si sono registrare risposte né dalla Soprintendenza né dall’Università di Basilicata».

Il Consigliere Doria ha successivamente spiegato: «La Commissione ha analizzato prima gli aspetti fisici, ambientali e antropici nel dettaglio, poi c’è stata una fase di sintesi e ora occorre una fase di proposta e immediata stesura di un piano di gestione. Fondamentale adesso è il ripristino delle aree interessate».

Chiarissima poi è risultata la posizione di Doria che ha aggiunto: «Non voglio essere complice di chi ha fatto quelle “scale” nel Parco, mettiamo a punto un documento che non ci faccia sentire complici di uno scempio».

Ancora più emblematica è stata la conclusione del Consigliere Doria che tra l’altro è il Presidente della Commissione speciale Murgia: «Durante le audizioni ho chiesto a Baragli del RUP del progetto Parco Murgia:” Se lei avesse dovuto fare questi interventi a casa sua, avrebbe operato nei termini in cui ha operato a Matera in qualità di RUP?”, è seguito – ha detto Doria – un silenzio lunghissimo e l’architetto Baragli a quel punto ci ha chiesto la cortesia di non rispondere a questa domanda».

IL DIBATTITO E GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI COMUNALI

Primo consigliere a intervenire è stato Sassone (Coraggio Italia) che ha detto: «L’assise si occupi di esercitare un ravvedimento operoso per ritornare sulla direttrice di pragmatismo, serietà e rispetto per i cittadini. Quei lavori andavano immediatamente sospesi, sono uno scempio che si doveva evitare e che ha vituperato irrimediabilmente il paesaggio».

Tirando le somme Sassone ha detto: «Si deve ripristinare il bene da tutelare e se chi lo deve fare non può farlo, il Comune con le sue strutture si costituisca parte attiva e chieda i danni». La consigliera di Matera 3.0, Cinzia Scarciolla, ha successivamente sostenuto che «I lavori effettuati sul territorio della Murgia hanno snaturato il territorio come visione e funzione del progetto. Occorre far sentire una voce forte al riguardo e c’è la necessità di procedere al ripristino dei luoghi per quanto possibile».

La consigliera Susi (Matera Futura) ha citato alcuni passaggi della relazione fatta alla Commissione d’inchiesta da Pier Luigi Cervellati, architetto e urbanista: «È un obbrobrio perpetrato ai danni della nostra città e della cultura che ci accomuna tutti, muretti a secco montati come se fossero cementati escludendo l’incastro, pietrisco a mo’ di ghiaia di colore rosa realizzato in modo maldestro». È toccato poi alla consigliera Carlucci (M5S) che ha esposto quelle che definito le sue “sensazioni” dicendo: «Ci si aspettava dai lavori senza macchia e una preparazione professionale e serietà delle scelte. Il ripristino dei luoghi non è pensabile visto che i lavori sono stati eseguiti secondo il progetto ».

Di orientamento completamente opposto, invece è stato l’intervento della Consigliera Milena Tosti (Matera 3.0) che ha affermato: «Il rimpallo che si fa alla vecchia amministrazione non ha senso. Occorre costituirsi parte civile in un processo che deve essere messo agli atti. I progetti non sono stati rispettati e perciò occorre trovare i responsabili e ricondurli alle loro responsabilità.

Bisogna chiedere i danni – ha concluso Tosti – e rifare tutto ciò che si può rifare e non coprire gli obbrobri e le distruzioni del nostro territorio». Mario Montemurro (Verdi) si è dichiarato «Addolorato e consumato dalla vicenda del Parco Murgia», ma ha anche detto che «Ci sono spunti negativi in quel progetto ma ci sono anche spunti positivi» per cui Montemurro ha suggerito di elaborare un «Documento condiviso da tutti ma non di natura giuridico-tecnica » .

Mario Morelli di Fratelli d’Italia ha sottolineato che questa «Operazione verità era necessaria a seguito delle critiche di cittadini, professionisti e mondo scientifico e politico. Riponiamo le bandiere di partito e smettiamola con il rimbalzo di responsabilità con la vecchia amministrazione. Il sindaco – ha concluso Morelli – riferisca che cosa ha fatto per adempiere ai provvedimenti che a riguardo dei lavori aveva stabilito il consiglio comunale del maggio scorso allorché la Commissione speciale venne istituita».

Il Capogruppo consiliare del M5S Salvatore, ha poi detto che «L’amministrazione precedente avrebbe dovuto vigilare su quel progetto a cui essa stessa aveva dato avvio. I luoghi oggetto dei lavori – ha aggiunto Salvatore – non torneranno più ad essere come erano prima. Ora occorre puntare a un modello di gestione del parco Murgia che consenta eventualmente lì dove fosse possibile il ripristino dello stato originario».

L’INTERVENTO DEL SINDACO

Infine ha preso la parola il Sindaco Bennardi che come egli stesso ha dichiarato, «per motivi precauzionali » è dovuto intervenire in collegamento da remoto. Bennardi ha detto: «Il comune non è Ente attuatore né stazione appaltante dei lavori e dunque non abbiamo potuto sospendere i lavori. Ciononostante abbiamo cercato di capire con la Soprintendenza e con confronti con le associazioni cosa si potesse fare.

Sul piano delle azioni future – ha concluso Bennardi – la sfida è guardare a un piano di gestione che possa già contemplare un’operazione di manutenzione, restauro e recupero dell’area. E ciò lo faremmo senza avere limiti temporali».

LA DECISIONE DEL CONSIGLIO E IL DOCUMENTO CONDIVISO

Terminato il dibattito e gli interventi la seduta consiliare è stata sospesa per elaborare un documento condiviso da tutte e forze politiche sulle prossime azioni concrete che l’amministrazione materana intende prendere a riguardo del Parco Murgia. Dopo una interruzione dei lavori di oltre un ora il Consigliere Doria ha annunciato che «Si è deciso di convergere su un unico ordine del giorno per uscire in forma unitaria ».

Dopo l’esito di quanto discusso: «Si impegna il Sindaco e la Giunta a recepire i contenuti della relazione della commissione di salvaguardia e di accertare le difformità ai vincoli paesaggistici, ripristino stato originario, manutenzione e salvaguardia del paesaggio e infine promuovere il risarcimento di danno al paesaggio allorché il ripristino non sarà possibile ». Con 29 voti favorevoli il documento è approvato all’unanimità.


 

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