SANTARSIERO SFIDA GUARENTE: «SMENTISCIMI»
Scale mobili, l’ex sindaco mostra le carte scomode: «Basta menzogne costruite ad arte»
POTENZA PARLANO I NUMERI E GLI ATTI: DALLA MANUTENZIONE AL COSTO BIGLIETTI E MOLTO ALTRO ANCORA
Prosegue il dibattito a distanza tra l’ex sindaco di Potenza, Vito Santarsiero (in foto), e l’attuale amministrazione comunale del capoluogo di marca centrodestra. Questa volta Santarsiero, ex consigliere regionale, nonchè a via Verrastro già presidente del Consiglio, ha voluto precisare plurimi dettagli inerenti all’annosa questione delle scale mobili di Potenza.
Lo ha fatto tramite i propri profili social, ma, al di là del mezzo comunicativo utilizzato, l’ex sindaco del capoluogo lucano, non ha rinunciato al ricorso alla documentazione burocratiche che negli anni ha regolato i rapporti tra il Comune e i gestori degli impianti di mobilità meccanizzata. «Continua a Potenza – ha scritto Santarsiero – la storia di ricorrere alla “colpa del passato” per spiegare le magagne amministrative del Comune degli ultimi anni. Dopo le finanze è giunto il turno delle scale mobili. Anche in questo caso non si possono tacere le verità».
I documenti mostrati da Santarsiero, in particolar modo quelli varati dalla Giunta De Luca, sono più che mai esplicativi come, ad esempio, quelli sulla paradossale situazione relativa ai costi e alle responsabilità delle manutenzioni ordinarie e straordinarie. Come sostenuto da Santarsiero, la manutenzione ordinaria è «a carico della ditta», ma a quanto pare «mai richiesta dal Comune che spesso provvede a farsene carico ».
Sulla manutenzione, però, tanti altri ancora sono i dettagli che non tornano. Come spiegato dall’ex sindaco di Potenza, il sistema di scale mobili a Potenza era, nelle sue finalità, «contemporaneamente un pezzo del sistema integrato del trasporto pubblico locale, un biglietto da visita della città, un mezzo efficiente ed utilizzato ».
IL CONFRONTO SUI NUMERI DELL’UTENZA
«Negli anni 2010-14 – ha ricordato Santarsiero – il loro utilizzo era cresciuto continuamente ed il numero dei passaggi medi giornalieri era arrivato a 15.000 unità, peraltro stimato per difetto non essendo conteggiati, tutti con fotocellule, gli utenti del Ponte attrezzato lato Poggio 3 Galli. Le punte arrivavano ad oltre 25mila passaggi al giorno in occasione delle festività e di grandi eventi. Oggi il numero dei passaggi medi giornalieri è inferiore ai 6mila e merita particolare attenzione il Ponte Attrezzato ».
RAMPE NON FUNZIONANTI E LO SBIADITO RICORDO DEGLI ASCENSORI INCLINATI
«Quando fu inaugurato – ha rimarcato Santarsiero – , prima della sua apertura l’opposizione volle assicurarsi “de visu” della presenza dell’ascensore inclinato per disabili e carrozzine, ipotizzando addirittura che non fosse stato realizzato, che, unitamente a tutte le rampe delle scale mobili ed ai sistemi di sicurezza, ha sempre funzionato fino al 2014.
Oggi, in un contesto di grave degrado come ho potuto verificare di persona, si contano fino a 8 rampe non funzianti, senza tener conto che dal 2014 sono fermi gli ascensori inclinati la cui presenza era considerata “vincolante” per l’apertura dell’impianto. Anziani, portatori di handicap e carrozzine per bimbi da anni non utilizzano tale impianto».
MANUTENZIONE: IL PUNTO DOLENTE
«Le cose gravi non si fermano qui – ha proseguito Santarsiero -, manca del tutto la manutenzione ordinaria, a carico della ditta, ma a quanto pare mai richiesta dal comune che spesso provvede a farsene carico. Manca inoltre totalmente la manutenzione straordinaria che il bando prevedeva essere a carico della ditta e che poi è “magicamente” scomparsa nel contratto, salvo poi essere attribuita dalla giunta comunale nel 2015, (vedi foto, ndr), alla stessa ditta a spese del comune, fatto questo di una gravità istituzionale, contabile e giudiziaria assoluta.
Non basta,vorrei infatti essere smentito circa le notizie in ordine al mancato pagamento da anni da parte della ditta, il Comune se ne è fatto carico più volte per garantire la fornitura, delle bollette per l’energia elettrica. Vorrei anche essere smentito circa il mancato funzionamento dei sistemi di “controllo video” degli impianti, cosa che rende gli stessi del tutto insicuri».
IL COSTO DEI BIGLIETTI: IL TRANELLO
«Solo qualche settimana fa – ha segnalato Santarsiero – una signora a seguito di una caduta pare abbia denunciato il Comune per carenza di sicurezza. Infine una considerazione sul sistema tariffario, tutte somme che vengono incassate dalla ditta.
Il bando prevedeva, tra le altre tariffe, un biglietto “solo andata”di 0,25 centesimi, perché oggi gli utenti per fare una corsa sono costretti a pagare il biglietto per due corse e per 1 euro e 50 centesimi?»
«Concludendo – ha infine scritto sui propri profili social l’ex sindaco di Potenza, Vito Santarsiero -, non saranno le “menzogne” costruite ad arte a nascondere colpe e inadeguatezze, a danno dei cittadini, degli ultimi 8 anni di amministrazione cittadina ».