BARDI CONTRO BARDI
Tacco&Spillo
Con una nota attardata Vito Bardi fa chiarezza sulla vicenda dei tamponi vip per rassicurare del suo agire improntato ai valori di legalità e correttezza. Ora non abbiamo certo voglia di ridurre la scena del contendere ad una partita feroce tra giustizialisti ed innocentisti, perché la scena è ancora insanguinata dalla morte ingiusta di Antonio Nicastro e di Palmiro Parisi, ma ci sembra che la pezza messa sia peggiore del buco. Così le parole del governatore, per quanto utili, non sgombrano del tutto interrogativi che la ricostruzione di un quotidiano rende ancora più amletici quando l’annotazione di polizia giudiziaria sulla lista dei 34 vip dice che non c’erano criteri epidemiologici né clinici né di priorità assegnati in ragione delle loro funzioni a rendere necessario il tampone. Come pure occorre considerare che i poveri Nicastro e Parisi, a differenza del governatore, non hanno avuto modo d’usufruire dei servizi epidemiologici del Direttore sanitario dell’ASP. Eppure guardando la ridda istituzionale degli indagati, alcuni dei quali perfino ringraziati, ritorna il solito pistolotto sulla politica che “deve intervenire prima e oltre la magistratura”. Appunto Bardi contro Bardi. Ha scritto Riccardo Chiaberge: “ Ti dò la mia parola. Anzi me la riprendo”.