MENTRE LA POLITICA SE LE SUONA SI FERMANO PURE LE SCALE MOBILI
Manca la sicurezza, l’ira di sindacati e Santarsiero
Alle 14 di ieri pomeriggio le scale mobili “Santa Lucia” sono state chiuse al pubblico «a causa di improrogabili lavori di manutenzione straordinaria, riguardanti l’impianto di videosorveglianza e degli impianti tecnici a servizio delle rampe. Al termine degli interventi previsti la struttura sarà riaperta».
Più volte, noi di Cronache, ci siamo occupati delle criticità delle “scale mobili più lunghe d’Europa”. Tra infiltrazioni d’acqua, assenza di manutenzione e impianti tecnici non funzionanti, sembra che il “Ponte attrezzato” non trovi pace e con lui neanche i cittadini costretti a subire i disservizi.
LA REAZIONE DEI SINDACATI
Non si è fatta attendere la reazione dei sindacati, indignati per il modo in cui il servizio è gestito da Trotta. La Filt Cgil denuncia: «Da quanto si è appreso, la decisione arriva a seguito di una nota inviata dallo stesso responsabile al Comune di Potenza lo scorso 26 gennaio circa la mancanza delle condizione necessarier per tenere l’impianto aperto in piena sicurezza per gli utenti e per i lavoratori.
Nella stessa si chiedevano interventi all’amministrazione comunale entro il 16 febbraio, previa la chiusura dell’impianto. Nonostante alcuni sopralluoghi dei tecnici del Comune, l’amministrazione non ha preso alcun provvedimento, pertanto il responsabile è stato costretto a chiudere l’impianto meccanizzato. Una morte annunciata.
La chiusura fino a data da destinarsi del ponte attrezzato, oltre che prevedibile, è il triste epilogo di una vicenda che vede eguali responsabilità nell’amministrazione comunale quanto nell’azienda, colpevoli di non avere colto le continue istanze provenienti dal sindacato e dai cittadini, mettendo in evidenza una totale inadeguatezza dell’azienda Trotta e della classe dirigente».
La Fit Cisl, invece, afferma: «Prontamente abbiamo avviato un confronto con il Sindaco di Potenza Mario Guarente, che ha messo in moto la macchina Amministrativa cosi da poter intervenire celermente sulla manutenzione straordinaria dell’impianto e renderlo nuovamente fruibile nelle prossime 48 ore. Dispiace che si sia avviata una gogna politica, che non mira alla risoluzione definitiva del problema, ma che contrariamente, crea dissapore e preoccupazione nei dipendenti ».
In una nota congiunta, Uil-Trasporti, Faisa e Ugl, invece affermano: «Lo avevamo detto più volte di intervenire con urgenza e determinazione per scongiurare eventuali incidenti sia nel servizio urbano sia nelle scale mobili. Inoltre si continua a registrare il continuo ritardo nel pagamento degli stipendi da parte dell’azienda Trotta ai lavoratori senza alcuna giustificazione di merito ed è per questo che abbiamo inviato una lettera al Prefetto e al Sindaco di Potenza per essere convocati in una riunione urgente e risolvere la questione».
LE REAZIONI POLITICHE
Dure reazioni anche da parte dei consiglieri di centrosinistra: «Alla luce delle criticità da tempo emerse nonché della chiusura disposta dall’Amministrazione Comunale del ponte attrezzato, scale mobili via F. Tammone-Santa Lucia, considerate le condizioni in cui versano gli impianti, i mezzi e le strutture rientranti nel sistema del trasporto pubblico locale, abbiamo richiesto con urgenza l’audizione in Commissione del Sindaco, che ricopre sin dalla sua elezione anche la carica di assessore alla mobilità.
È stata anche richiesta la costituzione di un tavolo tecnico ad hoc, al fine di valutare lo stato dell’arte e di apprendere le eventuali soluzioni prospettate dal primo cittadino relativamente stato di manutenzione e funzionamento degli impianti, alle condizioni statiche, energetiche e di decoro delle strutture, nonché alla situazione in cui versa ormai da troppo tempo il personale impegnato dalla ditta appaltatrice» e il Pd cittadino: «La chiusura dell’impianto “fino a data da destinarsi” dà il senso dell’inerzia e dell’immobilismo amministrativo a cui è condannata la città di Potenza.
Oramai da molti mesi continuiamo a segnalare la totale superficialità con la quale la maggioranza sta affrontando la difficile questione del trasporto pubblico locale. In realtà, il punto di non ritorno era già stato raggiunto quando, lo scorso 26 Gennaio, il responsabile della Sicurezza della ditta Trotta aveva comunicato ai dirigenti comunali l’impossibilità di garantire l’apertura e la manutenzione dell’impianto in sicurezza. È trascorso praticamente un mese e la nostra amministrazione non ha fatto altro se non assistere inerme all’ennesimo disastro le cui conseguenze verranno pagate, come di consueto, dai lavoratori e dai cittadini».
L’IRA DELL’EX SINDACO VITO SANTARSIERO
Anche Vito Santarsiero, già sindaco della città e presidente del Consiglio regionale, ha espresso il suo disappunto, dopo che sabato dalle nostre colonne aveva replicato alle accuse del sindaco Guarente riguardo l’annosa questione delle scale mobili.
«La chiusura del Ponte Attrezzato è una brutta pagina per la città. Il Ponte Attrezzato sin dalla sua apertura ha rappresentato per la nostra comunità un simbolo di modernità e futuro. Oggi, nel degrado, chiude per motivi di sicurezza a causa di una totale mancanza di manutenzione. Si certifica così il definitivo fallimento di un sistema di mobilità rilevatosi del tutto inadeguato.
Si pone ora il tema di fare chiarezza sulla mancata manutenzione dell’impianto e sulla circostanza che vide nel 2015 “sparire” dal contratto la manutenzione straordinaria che il bando di gara prevedeva a carico della ditta (ed era anche scritto che tale manutenzione era “da farsi nel rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza”) . Manutenzione straordinaria che incredibilmente fu poi affidata dalla giunta comunale , senza gara, alla stessa ditta con oneri a carico del Comune. E comunque anche la manutenzione ordinaria non è avvenuta, nel silenzio e nella mancanza di controlli dell’amministrazione.
Come pure si pone il tema dell’ascensore inclinato fermo da anni ed elemento vincolante per l’apertura dell’opera. È appena il caso di ricordare anche il fatto che la ditta Trotta ha partecipato alla gara, il cui bando prevedeva il possesso del requisito per il servizio da affidare (scale mobili più gomma), con un certificato del Ministero dei Trasporti attestante il solo requisito per attività di trasporto di viaggiatori su strada.Quella gara cui partecipò una sola ditta e dove fu anche cambiata l’offerta economica , merita ancora oggi una riflessione».
«Il Ponte Attrezzato negli anni 2010-14 era sia un luogo che un sevizio urbano frequentato, il numero dei passaggi giornalieri certificati aveva raggiunto le 4.000 unità. Negli ultimi anni si è sceso a valori inferiori alle 300 unità. Una brutta storia che merita chiarezza e riflessione» conclude Santarsiero.