FRATELLI VOLTAGABBANA

Non c’è giorno che passi che lo sdegno romanesco della leader di FdI Giorgia Meloni non si riversi contro i voltagabbana della politica e le loro contorsioni ballerine con cui inseguono prebende e convenienze e su cui invece rivendica tutto il valore della sua coerenza e quella dei fratellini d’Italia, sempre più duri e puri. Ora, però, non certo per rovinarle la facile propaganda con cui agita le folle sulla moralità dei comportamenti, quanto per farle onorare le sue parole, sarebbe il caso che facesse un giretto dalle parti della Basilicata, vista la numerosa platea di voltagabbana che ormai s’è accasata in FdI e da cui ormai partono congiure e perfino pettegolezzi proprio contro l’unico fratellino lucano dal pedigree certificato: Gianni Rosa. Eppure fa pensare il modo farsesco con cui Salvatore Caiata, patron sfigato del Potenza Calcio inneggiava ai 5S e la disinvoltura con cui ha fatto il suo patetico salto della quaglia, peraltro aprendo la strada ai transfughi della peggiore scena politica: dai leghisti pepiani Tommaso Coviello e Rocco Bernabei a Piergiorgio Quarto, governatore in pectore addirittura col centrosinistra di cui era assiduo frequentatore oltre che buon estimatore. Ha scritto Oriana Fallaci: “Dio, quanto mi fanno schifo i voltagabbana!”.