POTENZA E REGIONE, LE CRISI S’INCROCIANO
Bardi blinda Rosa, ma nulla è scontato: in pole c’è anche Baldassarre
Guarente non riesce a fare la Giunta lampo. Rischia Guma in favore di Polese
POTENZA. Ha lasciato la capitale il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, senza avere un quadro ben delineato sul nuovo rimpasto di Giunta. I colloqui con i partiti di centrodestra che compongono la maggioranza non hanno dato gli esiti sperati. Il governatore lucano, però, ha dato un aut aut ai partiti: uno schema chiaro entro i prossimi giorni, la nuova Giunta dovrà essere formata entro e non oltre la prossima settimana.
Bardi ha voluto alzare la voce e chiarire che l’empasse portato avanti da Forza Italia e Fratelli d’Italia non farebbe bene alle tante questioni lucane in attesa di una risposta. Il nodo da sciogliere, come ormai noto, è il secondo assessorato da concedere tra forzisti e meloniani. Sul tavolo delle trattative, ad aggravare o a dirimere la soluzione (dipende dai punti di vista), si è aggiunta anche la questione del Comune di Potenza.
Anche il sindaco leghista dopo i malumori della maggioranza di centrodestra è stato costretto negli scorsi giorni ad azzerare la Giunta. Anche qui, a pesare è il numero di postazioni volute da Fratelli d’Italia. Ma mentre in Regione la Lega è ferma a voler mantenere l’equilibrio attuale con due assessori e il presidente del Consiglio (riconfermando in Giunta Fanelli e Merra, e alla presidenza Cicala), lasciando FI e FdI a farsi la guerra per un posto in più, al Comune di Potenza oltre ai meloniani sono gli stessi leghisti ad aver chiesto “maggiore visibilità” (come spieghiamo nell’articolo della pagina seguente) con gli azzurri che invece confermano il loro attuale equilibrio.
Nasce da queste pretese differenti l’esigenza di mettere tutto sullo stesso piano e lasciare che siano i vertici nazionali a trovare il giusto compromesso. Se un partito avrà “meno” in Regione certamente otterrà di “più” al Comune e viceversa. Ma a rendere tutto più difficile sono anche le lotte interne ai partiti stessi. Su tutti Fratelli d’Italia che tanto al Comune quanto in Regione vede un duro scontro tra le varie anime.
Al Comune di Potenza sono stati gli stessi meloniani ad aprire la crisi, chiedendo un terzo assessorato che dovrebbe quasi sicuramente ottenere Maddalena Fazzari, equilibrando così la situazione con il vecchio fronte del partito che al momento è garantito dalla presenza in Giunta di Galella e Giuzia. Da Roma però la Meloni sembra essere stata chiara: Galella e Giuzio sono intoccabili, se si riesce ad ottenere il terzo posto in Giunta spetterà alla Fazzari. Ma a tremare di più sono gli equilibri di FdI in Regione.
La riconferma dell’assessore Rosa che sembrava essere certa fino a poche ore fa comincia a vacillare. Baldassarre avrebbe fatto presente di voler anche lui entrare nella partita, notificando sia ai vertici regionali che nazionali che in assenza di un incarico potrebbe valutare l’idea di abbandonare il partito. Baldassarre entrato da poco in FdI dopo essere stato l’unico eletto di IDeA spinge per avere visibilità.
Richiesta lecita, considerato che Quarto e Coviello che hanno aderito nel suo stesso momento hanno già ottenuto, rispettivamente, la nomina di commissario regionale e quella di vice. Potrebbe quindi essere Baldassarre il sostituto di Rosa, anche se la possibilità di un secondo assessorato, come pattuito tempo fa tra Bardi e Meloni in persona, potrebbe facilitare il tutto. Un secondo assessorato che inizialmente era stato individuato in Cosimo Latronico ma che ora, stando così le cose, potrebbe addirittura giocarsi lo stesso Rosa. Non va meglio in casa degli azzurri.
Dove toccherà al sottosegretario all’editoria e coordinatore regionale del partito Moles stabile se mantenere i due assessori attuali o concedere una delega a FdI. In caso di un solo posto Moles dovrà scegliere chi sacrificare tra Leone e Cupparo. Una scelta destinata ad avere importanti ripercussioni anche sulla composizione dell’Assise regionale che conta come consiglieri supplenti dei due assessori azzurri, Bellettieri e Acito