ARPAB, LAVORATORI VERSO LO SCIOPERO MA BARDI STA GIÀ VALUTANDO IL DA FARSI
I sindacati sollecitano risposte urgenti. Il presidente però ha gia incontrato ieri il Dg Tisci per decidere sulla vertenza. Oggi l’incontro definitivo
POTENZA. Una guida credibile per l’Arpab, che «rispetti quanto previsto dalle linee guida del servizio nazionale per la protezione ambientale e che garantisca trasparenza, equità e competenza».
È la richiesta dei lavoratori dell’Agenzia regionale per l’Ambiente in una nuova assemblea dei lavoratori. Tutte richieste che i sindacati di categoria hanno inviato alla Regione Basilicata, chiedendo con forza al presidente Bardi di «dare risposte. Scegliendo una governance qualificata e affidabile, garantisca il rilancio dell’Arpab e metta fine al clima di incertezze e tensioni in cui hanno vissuto i suoi lavoratori negli ultimi anni».
Le richieste dell’Assemblea sindacale giungono a seguito della sospensione del direttore generale Antonio Tisci, denunciato perché sarebbe risultato positivo a un tampone rapido, e nonostante ciò si sarebbe recato sul posto di lavoro.
Ma questo è solo uno dei temi discussi, i lavoratori, «indignati ed esasperati dalla situazione, ma determinati nel pretendere dalla Regione Basilicata l’individuazione di una guida credibile», hanno chiesto di proseguire lo stato di agitazione «La Regione Basilicata sceglie di non scegliere e di non dare le giuste risposte ai lavoratori e ai cittadini, vista la natura dell’agenzia che nasce per la tutela dell’ambiente e quindi della salute della popolazione lucana – sottolineano i sindacati di categoria-.
Un’agenzia che fino a oggi, a causa dell’instabilità della governance, ha peccato di carenza di programmazione anche in termini di fabbisogni del personale. Mancano i dirigenti, sono tanti i lavoratori con contratto a termine per i quali non si conoscono le prospettive.
L’agenzia non può essere lasciata solo al senso di responsabilità dei suoi lavoratori che, nonostante tutto, continuano a garantire tutte le attività proprie dell’Arpab e non sono più disposti a tollerare ulteriori rinvii». I sindacati infine fanno sapere «di proseguire lo stato di agitazione, chiedere un incontro al prefetto e, qualora l’attuale situazione permanga, di proclamare una giornata di sciopero in data 21 marzo, giornata della legalità ».
Ma mentre giungevano le richieste dei sindacati in realtà il presidente della Regione Basilicata aveva già chiesto al Dg Tisci un incontro. La decisione sulla sospensione, ancora in atto, di Tisci non è stata ancora presa.
Bardi ha dato il via al primo incontro interlocutorio per comprendere bene anche le ragioni del Dg Tisci. Al momento, però, c’è massimo riserbo sul primo impatto anche se a detta dei ben informati Bardi si sarebbe preso la serata per poter valutare meglio il da farsi. Preso, infatti, dalle trattative non facili sul rimpasto di Giunta con i diversi partiti della maggioranza il governatore ha chiesto a Tisci di incontrarsi nuovamente oggi alle 13, per prendere definitivamente una decisione.