GESTIONE DEL PNRR IN BASILICATA: I PRIMI INPUT INVESTIGATIVI POTREBBERO RIGUARDARE L’IDROGENO
Corte dei Conti, a Roma stabiliti i criteri metodologici e approvato il quadro programmatico dei controlli: il “treno” verde subito nel mirino
Piano di nazionale di ripresa e resilienza e Basilicata: “occhio” agli investimenti lucani relativi alla «sperimentazione dell’idrogeno» nel settore trasporti. Dalla Corte dei Conti, l’approvazione, da parte della Sezione centrale per il controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato, del “Quadro programmatico dei controlli per l’anno 2022 e nel contesto triennale 2022- 2024”.
Come in incipit rimarcato dalla magistratura contabile, «le attività investiranno sia il rispetto degli equilibri finanziari, sia la verifica dei risultati e la loro rispondenza ai piani ed ai programmi di spesa, rilevando l’efficienza operativa delle amministrazioni e l’efficacia delle misure adottate». In linea generale, nel documento citato, fissata la priorità dei controlli sugli interventi previsti dal Pnrr, oltre che sulle gestioni di maggiore rilevanza connesse all’emergenza sanitaria ed alle specifiche criticità d’ordine socio-economico.
L’orizzonte che viene a delinearsi guarda all’efficienza delle amministrazioni quale elemento decisivo per il Paese richiedendo costante verifica. Quindi, delinato il quadro di riferimento programmatico e specificati i criteri metodologici, l’input della magistratura contabile per quanto riguarda le le indagini sulla finanza pubblica lucana riporta la seguente traccia tematica: idrogeno e mobilità. In parte, si tratta dei milioni di euro assegnati dal Ministero della transizione ecologica alla società Trenitalia per il rinnovo del parco rotabile.
L’investimento si pone l’obiettivo di convertire all’idrogeno le linee ferroviarie non elettrificate con elevato traffico passeggeri e un forte utilizzo di treni diesel come in «Lombardia, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Calabria, Umbria e Basilicata».
In «Basilicata», però, da cominciare ad attenzionare, anche gli interventi strutturati socio-educativi per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del terzo settore. La misura mira a promuovere il Terzo Settore in Basilicata così come nelle regioni del Sud, Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, e a fornire servizi socio-educativi ai minori in relazione alle disposizioni dell’accordo di partenariato per il periodo di programmazione 2021- 2027 delle politiche europee di coesione.
Proprio pochi giorni fa, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2022, il Procuratore regionale Vittorio Raeli, nel ricordare come già l’anno scorso aveva dato conto della creazione, all’interno della organizzazione della Procura lucana, di un apposito settore denominato “Servizio Covid-19”, rivelatosi utile sul piano pratico anche per una maggiore rapidità dello svolgimento delle indagini, ha reso noto che il Servizio, con la direttiva per l’esercizio dell’azione erariale, è stato ridenominato, “Servizio Covid-19 e Pnrr”.
Ciò «per far fronte alle fattispecie di maggiore rilevanza economica connesse alla gestione delle risorse pubbliche, previste nel Pnrr, destinate alla ripresa e resilienza».
Pnrr ed eventuali danni erariali lucani: la magistatura contabile si prepara.