STIAMO CAMBIANDO LA NOSTRA “MORALE” PER NON METTERE IN DISCUSSIONE LE NOSTRE COMODITÀ?
La storia ha definito i “valori” dai quali è nata l’ idea di democrazia, insegnando a giudicare gli eventi e valutarne gli esiti. E se fosse tutto da rifare?
DI NICOLA SAVINO*
Anche se la televisione quasi c’illude che si tratti di un film irreale, siamo disponibili, anche in una Basilicata innevata, a “morir di freddo” per bloccare l’aggressione all’Ucraina? Il «neutralismo attivo» nel quale ci siamo rifugiati potrebbe forse funzionare se i cittadini russi, fra non molto tempo, si ribellassero alla perdita delle loro pur esigue comodità; se cioè non continuassimo a consumare (e pagare) il gas di Putin!
Il consumismo sta infatti giocando un ruolo rilevante nella tragedia che, almeno sin ora, nessuna mediazione, se non autorevole, come quella dell’Onu, riesce a disinnescare. Con gli stessi sentimenti di grande solidarietà, che spesso ci nascono anche agli spettacoli, assistiamo alle città bombardate, alle folle nelle metropolitane o in fuga…come se appartenessero ad altri mondi. Soprattutto da parte di chi nacque dopo il ’45 e ha visto guerre soltanto nell’irrealtà, i collegamenti televisivi sembrano potersi conciliare con la mentalità consumistica.
Nella quale, forse, rientra anche la posizione del Capo della Cgil, secondo il quale la fornitura di armi potrebbe protrarre un’agonia inevitabile. Insomma, stiamo cambiando la nostra “morale” per non mettere in discussione le nostre comodità? Se un bimbo fosse aggredito con furia omicida, noi passeremmo dritti …limitandoci, per non ritardarne l’agonia, a minacciare il diniego di un prestito?
Magari consentendo all’energumeno di continuare sia a nutrirsi che ad avvinazzarsi? Di più, dopo l’annessione della Crimea e la guerra nelDonbass, Biden ha rassicurato che non ci sarà intervento e l’Ue che non presidierà i cieli con gli ineguagliabili F35 acquistati di recente: sperando così di evitare la terza guerra mondiale! S’interpellano gli psichiatri per capire se Putin sia psicopatico, ma non ci si chiede se egli, a torto o ragione, sia ormai convinto di confrontarsi con avversari imbelli!
La nostra storia, quella che ha definito i Valori dai quali nata man mano l’idea della Democrazia, c’insegna a giudicare gli eventi ed a valutarne i possibili esiti; e ci affida dei “principi”: da rispettare per prevenire i peggiori di essi!
Chi assicura che dopo quest’aggressione non ce ne sarebbero altre, dinnanzi alle quali le nostre capacità di difesa fossero ormai tardive? La nostra “morale” (kantiana) è fondata sull’autonomia (un’azione va fatta se – e perché – giudicata giusta dalla nostra ragione: storicamente, dalle Istituzioni e dai patti internazionali (Cassese sul Corsera dell’8 marzo) definiti necessari a prevenire il peggio, quindi il nostro dovere rispetto all’Umanità.
Sul piano delle piccole scelte politiche questo rigore ci porterebbeal disastro; ma se il disastro è già in atto e se la Comunità mondiale lo considera una “aggressione”, cioè un fatto ingiusto e non tollerabile per il futuro dell’Umanità, a questo punto – ecco il dovere per il dovere kantiano! – si è obbligati a notificare esattamente l’opposto, invece che rassicurare l’energumeno!
Il pericolo della guerra atomica? Uno strumento di ricatto al servizio dell’aggressione, che ha funzionato durante la guerra fredda per la saggezza delle Guide politiche del tempo; oppure uno strumento di dissuasione da sottrarre al pericolo di trattamenti maldestri, tipo quelli di questi giorni…forse costruiti allo scopo d’intimidire? Anche qui, bisogna decidere, scegliere…trattandosi della tutela degli stessi cittadini che dipendono dall’autocrate! Ed è anche questo compito delle Istituzioni Internazionali!
La Germania, ora governata da socialdemocratica e verdi, figlia conterranea della grande Filosofia europea, ha assunto in pochi minuti due grandi decisioni: di chiudere lo Stream2, il condotto per il gas attraverso il mare del Nord, e – dopo ben 70 anni – di reinvestire sul riarmo! Di più, ne ha anche assunto una terza, superando il più forte dei suoi tabù: la spesa a…debito, cui ha sempre addebitato la fine della Repubblica democratica di Weimar e l’avvento del nazismo.
Ancora altro, su piano inferiore: persino la Spd, partito del Cancelliere, ha ritenuto doveroso liberarsi del suo antico leader rimasto a capo di Gazprom. Senza troppe chiacchiere o estenuanti discussioni, essendo chiaro a tutti quale fosse, nella circostanza, il dovere semplicemente imposto…dalla logica, dalla Ragione collettiva!
Ebbene, l’Onu potrebbe convocare Putin, e possibilmente qualcuno dei “suoi”. per farlo partecipare a due deliberazioni: la messa al bando delle armi atomiche e la comunicazione che la Comunità mondiale, «non potendosi tollerare le guerre di aggressione, assegnerebbe il mandato ad alcuni dei suoi membri (Usa ed Ue…Cina?) discendere in campo per impedirglielo»!
In più, i cittadini democratici, rinunciando al consumismo e – dunque – sopportando il freddo per aver deciso di non versare alla Russia i soldi del gas, mostrerebbero di non confondere la realtà con i film e di condividere le decisioni assunte dall’Onu. Ne saremmo capaci anche nella Basilicata innevata?
*GIÀ SOTTOSEGRETARIO DI STATO