IL CAVALLO DI BARDI DEL SINDACALISMO
Tacco&Spillo
Che il sindacato non se la passi bene anche da queste parti è sotto gli occhi di tutti, ma che possa pensare di costruire il suo posizionamento con una manifestazione d’interesse verso questo governo di centrodestra, peraltro in piena bancarotta politica, la dice lunga sulla sua scelta di accomodamento istituzionale anziché di merito comunitario. Ora tanto per rimettere in movimento la catena latina del nomen omen la Cisl lucana rischia di essere il Cavallo di battaglia della propaganda del generale pensionato e del suo mascheramento di errori e gaffe che ha disseminato praticamente ovunque e con una precisione fatale per la Basilicata. Così non pare una notizia se al XIII congresso di Matera siano arrivati, per quanto organizzati, perfino degli applausi a Vito Bardi, ma non sappiamo se per ringraziarlo delle infinite liste d’attesa della sanità o per le mancate approvazioni dei documenti contabili che fanno andare la Regione al passo di una lumaca in dodicesimi tanto nei servizi ai cittadini quanto nei pagamenti alle imprese. Eppure la verve quasi afona del segretario generale Vincenzo Cavallo non ha meglio che chiedere una “vera fase di concertazione” dopo quella avuta per sola mail. Canta Roberto Vecchioni: “Oh oh cavallo, oh oh cavallo”.