MA QUALE ESTETICA ED ETICA DELLA POLITICA…
Un rimpasto non richiesto da nessuno ha prodotto una crisi che nessuno sa risolvere
IL DIARIO DELLA CRISI
DI MASSIMO DELLAPENNA
Etica ed estetica delle istituzioni non è soltanto il rispetto formale della Legge ma anche il rispetto dei cittadini e delle loro esigenze, anche il rispetto della parola data, anche la lealtà verso gli impegni presi.
È oltre un mese che il Popolo lucano attende che “domani viene fatta la Giunta Regionale” ed è oltre un mese che questo domani diventa un altro domani.
A dar peso alle voci di corridoio sono state esplorate tutte le strade da quelle politiche a quelle tecniche, senza escludere giunte di scopo o dimissioni. Sembra di vivere la famosa scena di Fantozzi in cui, durante la proiezione della corazzata Potiomkin giravano voci incontrollate secondo cui aveva segnato anche Dino Zoff di testa su calcio d’angolo.
Certo che appare fuori da ogni logica e forse dalla grazia di Dio che, mentre la popolazione è in difficoltà per il caro vita, alla pandemia si sovrappongono i venti di Guerra, la Regione Basilicata sia senza Giunta Regionale.
Bloccati tra la smania di nuovismo del Presidente e la giusta pretesa dei partiti di scegliere loro i rappresentanti in Giunta, i lucani sono in attesa di qualcosa che non c’è se non nella mente e nelle fantasie.
Un rimpasto non richiesto da nessuno ha prodotto una crisi che nessuno sa risolvere. L’etica e l’estetica delle istituzioni e della politica è ridotta ad un simulacro, il funzionamento delle istituzioni a una barzelletta, le risposte ai bisogni della comunità ad una chimera.
Intanto Coldiretti annuncia i trattori in piazza per chiedere misure per l’agricoltura in ginocchio, Bardi comunica che il PNRR viene in tour a Potenza e gli assessori in attesa di notizie si girano i pollici in una situazione che francamente appare incomprensibile. Quieta non movere, dicevano i Romani.
Evidentemente questa lezione non è arrivata a chi dirige dai palazzi regionali.
Ad oggi è solo caos e frizioni, immobilismo e incomprensioni. Etica ed estetica delle istituzioni in questo caso pretenderebbero le dimissioni.